GANDELLINO – CHEF/1 – Michele, tra i migliori chef under 30 d’Italia, torna a casa e apre un ristorante ai Bricconi: da Gualtiero Marchesi al gourmet a Oltressenda

0
929

Ad essere giudicato ero ormai abituato, i ristoranti stellati in cui ho lavorato sono sempre sotto la lente dei critici e degli esperti…A giudicare gli altri invece non ero abituato, ma durante la trasmissione, pur nei panni del giudice, mi sono proposto di trattare i concorrenti più come colleghi che come sottoposti, e così, al di là delle valutazioni tecniche, è stata un’esperienza molto interessante anche dal punto di vista umano”. Michele Lazzarini, 30 anni, era infatti tra gli ospiti della puntata di Masterchef dello scorso 17 febbraio ed è attualmente capocuoco al il St. Hubertus Rosa Alpina di San Cassiano – Alta Badia- dove lavora da sette anni accanto al celebre chef stellato Norbert Niederkofler.  Michele è nato a Gandellino, il papà Flavio gestiva lì un’azienda di sfilacciatura, mentre la mamma, Marzia Fiorina, è la cuoca della locale trattoria “Da Martino”. Al contrario del fratello minore Mattia che nutre una grande passione per il calcio e che è in partenza per gli USA dove studierà management sportivo grazie ad una borsa di studio, si è appassionato fin da giovane alla cucina, passione trasmessagli dalla mamma, e dopo essersi diplomato alla Scuola Alberghiera di Clusone ha lavorato da Gualtiero Marchesi in Franciacorta per poi trasferirsi alcune stagioni a Saint Moritz. Di lì il ritorno in Franciacorta e il passaggio al St. Hubertus di San Cassiano, impegni ‘inframezzati’ da numerose esperienze di lavoro in giro per il mondo, dal Nord Europa al Sudamerica: “Forse proprio perché ho viaggiato tanto sognavo da tempo di tornare alla mia terra ed alla mia gente, forte delle tante esperienze acquisite e deciso a valorizzarle nell’ambito del nostro territorio. 5 anni fa in Val Badia ho avuto l’occasione di conoscere Giacomo Perletti, e quando ho visitato la sua azienda agricola ‘Contrada Bricconi’ sopra Oltressenda mi sono fin da subito innamorato del luogo, cominciando a fantasticare intorno ad un possibile progetto di collaborazione e di ritorno, appunto, alla mia Valle. E così insieme abbiamo pensato ad un progetto che pian piano ha cominciato a prendere forma”.  Un progetto che Michele ci spiega con entusiasmo, e  la cui realizzazione è ormai vicina “Si stanno svolgendo gli ultimi lavori di ristrutturazione dei locali che ospiteranno il ristorante, che sarà improntato totalmente alla cucina di montagna ed alla sua filosofia: che significa uno stretto rapporto con la filiera alimentare locale, cioè trovare tutti gli ingredienti nella zona in cui si fa ristorazione, e anche sostenibilità, nel senso di evitare ogni spreco  e valorizzare pienamente i prodotti del territorio, come la cagliata, per esempio, il primo prodotto della caseificazione con cui  si prepara un ottimo dolce….Proprio in quest’ottica di filiera ‘corta’ in tutti i posti in cui ho lavorato ho sempre tenuto molto al rapporto diretto coi produttori, contadini, pescatori, ortolani… Intanto ho già collaborato a piantare l’orto nell’azienda agricola ‘Orto Campo’  di Castione, e del resto anche qui in Val Badia i due orti del ristorante li ho sempre gestiti io. E anche a proposito di questa filosofia Giacomo ed io siamo sulla stessa lunghezza d’onda”….

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 18 MARZO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui