GANDELLINO – Il ricordo di Gabriella Dordi e quella passione in tutto quello che faceva

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Una Donna con la D maiuscola, come la sua vita, maiuscola in tutti i sensi, Gabriella Dordi ha amato ogni cosa che ha fatto, ci ha messo quella passione che ha fatto e che fa la differenza, politica, scuola, cultura. Gabriella viveva a Gromo San Marino, già sindaca di Gandellino negli anni Novanta e direttrice didattica a Gromo, lei che prima era stata insegnante ma il suo mondo era immenso, impegnata nel sociale, nella cultura, organizzava mostre fotografiche e naturalistiche e poi la passione per la cosa pubblica, esponente della Democrazia Cristiana, eletta sindaca nel 1990 per due mandati, sino al 1999. Si era fatta amare per il suo modo concreto di prendere decisioni, sapeva ascoltare come pochi. Gabriella era sorella di don Alessandro Dordi, ucciso in Perù 30 anni fa e proclamato Beato nel 2015. Lascia il marito Umberto Ferracin e la figlia, ma lascia una grande eredità affettiva, culturale e amministrativa, che resterà per sempre.

La libertà delle radici aeree

Le donne mature mi hanno sempre affascinato,

le percepisco come LIBERE.

Le vedo sorridenti, spiritose, disinibite e felici.

Le donne con le radici aeree: le definisco così.

Hanno smesso di vivere il “DOVERE”.

Si vivono il loro tempo: il piacere delle cose belle, il piacere di non dovere piacere se non a se stesse.

Hanno terminato di recitare un “RUOLO SOCIALE”: sono LIBERE, sono RADICI AEREE.

Lo si vede anche dall’abbigliamento: nessuna scarpa quale arma di offesa al loro camminare in equilibrio, niente elastici o vestiti che insaccano un corpo che ha voglia di spazio, di aria e di colore.

Le donne libere sono felici, non si dimenticano di chi e cosa hanno lasciato a casa, semplicemente si prendono la loro dimensione di spazio e tempo, smettendo di sentirsi INDISPENSABILI.

Le donne libere sono sempre bellissime, luminose, profumano di infinito e si tingono di cosmo.

Le donne con le radici aeree non hanno età, non si definiscono in una classe sociale o culturale, sono fiori con una essenza discreta, che non invade i sensi

 Mariantonia Ferracin

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 10 SETTEMBRE

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