È tornata al lavoro lunedì 18 maggio. Dopo due mesi difficili. La malattia, l’isolamento a casa, la morte del marito. Flora Fiorina ha affrontato il Coronavirus. Ha vinto la sua battaglia. Ed è tornata a lavorare per il suo Comune. Riparte con tanta carne al fuoco. Ma anche con il cuore colmo di gratitudine per chi si è dato da fare nei mesi in cui lei è stata bloccata in casa dalla malattia.
“Tutti i miei cittadini durante l’emergenza si sono dati da fare in una maniera incredibile, senza che ci fossi io – inizia a raccontare con la voce carica di commozione –. Aldilà delle competenze di consiglieri o assessori, si è creato un gruppo di oltre 30 persone che hanno fatto di tutto: mascherine, sanificazione, assistenza alle persone che ne avevano bisogno per la consegna a domicilio dei pasti e della spesa o ritiro soldi al bancomat, oltre che l’assistenza sanitaria. È la più bella cosa che mi potesse capitare: tutti hanno lavorato in sintonia per aiutarmi nel ruolo che non potevo svolgere. È un conto avere nel sindaco il punto di riferimento che coordina, invece in questo caso ognuno ha svolto brillantemente la sostituzione della mia persona a forse hanno fatto anche meglio di me…”….
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