GANDINO E RANICA – Sebastiano da Barzizza e Marta da Ranica e l’oro agli Europei in Turchia in mezzo libri da studiare, chilometri da correre, pazienti da visitare e teorie economiche da approfondire con un occhio alle prossime Olimpiadi

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di Luca Mariani

Il 2024 sarà ricordato per la rielezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti e la vittoria di Angelina Mango al festival di Sanremo, ma anche come l’anno d’oro dell’atletica leggera italiana, che tra lo storico record di medaglie agli europei su pista di Roma e le incredibili imprese alle olimpiadi parigine si è guadagnata titoli, attenzioni e applausi. A coronare questa annata indimenticabile ci ha pensato la staffetta mista cross che ad Antalya, in Turchia, si è laureata campione d’Europa.

Un successo continentale che ha le sue radici sulle sponde del fiume Serio. Una squadra azzurra con un forte accento bergamasco: su quattro atleti, la metà, i primi due sono nati e cresciuti in provincia di Bergamo. Infatti, domenica 8 dicembre, ai nastri di partenza sul prato turco, c’è Sebastiano Parolini di Barzizza di Gandino: «Meglio di così non poteva andare. Io ero abbastanza fiducioso, sapevamo che saremmo potuti andare a medaglia, poi però bisogna correre. Questo mi dava la carica ma anche un po’ di ansietta perché bisognava rispettare le possibili premesse.» Il ventiseienne del Gav Vertova gareggia bene i suoi 1500 metri e conclude quarto, ma agganciato al gruppetto di testa composto da Francia, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Spagna. «Certo mi sarebbe piaciuto dare il cambio come primo, ma bastava non staccarsi. Mi è mancato qualcosa sul finale, ma sono super contento di come ho corso la mia frazione. Anche perché poi ho scoperto che le altre nazioni hanno schierato il più forte nella prima frazione.»

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