I tempi sono stati rispettati (e questo non succede spesso quando si tratta di opere pubbliche) per il ponte sul torrente Drione a Gaverina Terme. Era stato detto che sarebbe rimasto chiuso dal primo giorno di luglio al 6 settembre e così è stato. Per quasi 70 giorni i disagi non sono stati pochi, specialmente per gli abitanti di Gaverina, che era letteralmente spezzata in due, perché per l’intera chiusura del ponte era possibile il passaggio solo per pedoni e ciclisti (ma non in sella alle loro bici). Automobilisti e motociclisti erano costretti a fermarsi in basso, nella frazione Fonti, e svoltare in direzione del borgo di Trate per poi tornare sulla strada Provinciale 39 all’altezza della chiesa parrocchiale, riprendendo poi il viaggio verso il Colle Gallo.
Disagi inevitabili per poter procedere all’opera di sistemazione e di messa in sicurezza del vecchio ponte, che è così stato rimesso a nuovo.
ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 20 SETTEMBRE