Gavino Ledda, il suo ‘Padre padrone’, lo spopolamento della montagna e il riscatto

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“Di fronte allo spopolamento della montagna, riscattarsi o scappare?”, era questo il titolo dell’incontro andato in scena a Clusone ieri sera, mercoledì 15 maggio, con l’autore Gavino Ledda che ha dialogato con gli scrittori Antonio Carminati, Giancarlo Maculotti, Giorgio Schena moderati dal direttore di Araberara Piero Bonicelli.

Protagonista della serata organizzata dai Lions Club Città di Clusone e Valle Seriana Superiore è stato proprio Gavino Ledda, nato a Siligo, in provincia di Sassari, nel 1938, che scrisse il romanzo “Padre Padrone” – da cui è stato tratto l’omonimo film dei fratelli Taviani – negli anni Settanta. “Questo libro è nato settimino”, ha spiegato Gavino Ledda – “perchè ci avrei dovuto lavorare ancora un paio di anni”, ma è stato un successo. Mondadori, in vista del cinquantesimo anniversario della pubblicazione infatti lo ha riproposto.

Andrea Messa, che conosce lo scrittore da tempo, l’ha accolto in Alta Val Seriana, a Nasolino, e poi a Clusone, a Palazzo Marinoni Barca per raccontare la sua esperienza e condividerla con gli altri scrittori che hanno portato gli esempi e le testimonianze dalle loro valli originarie.

Troverete un approfondimento della serata sul numero di Araberara in edicola dal 24 maggio.

 

 

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