Lovere Giacomo Agostini, 50 anni fa il suo primo mondiale: il papà chiese consiglio ad un amico notaio che confuse motociclismo con ciclismo e gli disse di lasciarlo correre che gli faceva bene fare sport perché era troppo magro

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Quell’odore di asfalto. Che diventa profumo di pneumatici. Gas a martello. E vento addosso. Giacomo Agostini, padrone di quel vento, innamorato di quel vento, lui vento stesso, tanto da vincere 15 titoli mondiali, 123 gran Premi, e 163 podi su 190 gare disputate. Numeri da brivido. Numeri da passione. Numeri da sballo. Lui, loverese doc, sono passati 50 anni dal primo titolo mondiale. E allora la sua Lovere lo ricorda con una mostra e soprattutto con quelle due magiche due ruote, la MV Augusta che prende la forma di un’opera d’arte nel porto di Lovere. 50 anni dal primo mondiale e 100 anni della nascita dei Forni Bendotti, storica azienda del territorio. Che cosa c’entra? beh, la famiglia Bendotti e Giacomo Agostini si conoscono da una vita e c’è un aneddoto che Agostini ama raccontare ogni volta. Durante la stagione del suo passaggio alla Yamaha, i giapponesi gli chiesero se aveva a disposizione uno spazio per alloggiare il reparto corse. Agostini non ne aveva e così portò i giapponesi in sopralluogo al grande piazzale dei forni Bendotti, lì poteva sorgere il garage per alloggiare il reparto corse. I giapponesi rimasero sorpresi e dopo pochi giorni il contratto era pronto. Giacomo era così. Giacomo è così. Istinto e passione. Che senza quella non vai da nessuna parte. E ogni tanto qualche colpo di fortuna come quella volta che il padre di Giacomo, che lo voleva ragioniere e non motociclista, chiese consiglio al notaio di famiglia ma confuse il motociclismo con il ciclismo e così il notaio disse al padre che gli avrebbe fatto sicuramente bene un po’ di sport visto che Giacomo da ragazzino era molto magro. Detto fatto. Giacomo e le due ruote diventano una cosa sola. La prima volta che salì su una moto aveva 11 anni, era un Aquilotto della Bianchi, le gare erano di gincana, nella zona. Da allora non è più sceso, anche adesso che di anni ne ha 73, che la passione non si può fermare. E’ un vento che soffia e spinge. Ovunque. E così Lovere grazie ai Forni Bendotti rende omaggio a chi Lovere l’ha portata nel cuore e sugli scudi in tutto il mondo. L’Ago o giocando con il nome Lago, che sa di Agostini e di Lago. 123 vittorie. A chi gli chiede qual è stata la più bella risponde: Mi ricordo la mia prima Bologna-San Luca, con la moto privata e senza meccanici. Bastavano due chili di pane, un bel salame e quattro cotolette. Oppure la prima vittoria davanti al mio pubblico, a Monza (nel 1965,). E poi, certo, anche il quindicesimo titolo mondiale”. Che arrivò il 24 agosto del 1975…

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