Negli ultimi giorni dell’anno si sono avute notizie sugli affari della famiglia Pesenti, la famiglia bergamasca ex dedita all’attività industriale del cemento. Dopo la cessione della società Italcementi alla tedesca all’HeidelbergCement, mantenendo il 5,3% della società, ci si era chiesti con una certa curiosità che destinazione avrebbe fatto il cash ricevuto dalla società acquirente, circa 900 milioni di euro. Ad agosto la famiglia, per 200 milioni, ha conquistato il fondo di private equity, Clessidra dalla vedova del fondatore. L’ex direttore d’affari di Morgan Stanley, Claudio Sposito creò in Italia la formula nel fare business, dando tempo al denaro ossia di estrarre valore dalle piccole e medie imprese italiane. Si calcola che il rendimento del fondo di private equity (cosi si chiama la metodologia di investimento, fornire soldi e managers per sviluppare al meglio il giro d’affari) sia nell’ordine del 25-30% annuo. Un bel rendimento, non c’è dubbio! E chi sono i creditori che hanno elargito i fondi gestiti a Clessidra? Alcuni dei blasonati nomi della finanza: Mediobanca, Generali, Unicredit, Intesa San Paolo, Monte dei Paschi, Poste Italiane, Fondazioni Bancarie e altri investitori esteri per un totale di circa 60 partecipanti. Poiché Clessidra è rimasta orfana del suo creatore, la vedova ha pensato di affidare la gestione al Dott. Ing Carlo Pesenti. Con lui, l’obiettivo creazione valore si articolerà con un doppio binario…
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