Gori si chiama fuori dalla corsa ai posti per le elezioni del 25 settembre. La Berlinghieri non si ricandida

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Cominciata la corsa ai posti, pochi, per tentare la candidatura in Parlamento. E così mentre ci si conta e ci si scontra, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori leva subito il disturbo dopo l’invito di Letta a candidarsi tra le fila del PD: “Non mi candiderò alle elezioni politiche del 25 settembre. I bergamaschi mi hanno confermato la loro fiducia nel 2019 ed io intendo onorare l’impegno che ho con loro, restando alla guida della città fino alla fine del mandato. Per candidarmi dovrei dimettermi nei prossimi giorni: questo è assolutamente impensabile. Le elezioni politiche del 25 settembre sono un passaggio di grande importanza per il nostro Paese, e non farò certo mancare il mio contributo, ma l’impegno per Bergamo rimane per i prossimi due anni la mia priorità”. Gori che nel 2018 aveva tentato l’elezione a presidente della Lombardia, surclassato allora, da Attilio Fontana. Poi la ricandidatura a sindaco di Bergamo l’anno dopo e la vittoria schiacciante. Non sarà invece più della partita Marina Berlinghieri, attuale parlamentare del PD, di Pisogne, che lascia.

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