GORLAGO – Mirko e le Paralimpiadi con la canoa: “Il mio sogno quando ero nel letto d’ospedale. Noi disabili siamo considerati bravi per l’impegno nonostante le difficoltà, ma siamo atleti a tutti gli effetti”

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Due anni fa il mio sogno più grande lo dicevo a bassa voce, perché ci credevo ma non sapevo se ce l’avrei fatta”. E invece il sogno Paralimpiadi con la sua canoa per Mirko Nicoli, gorlaghese doc, è diventato realtà (e proprio in questi giorni, il 6 e l’8 settembre, si stanno svolgendo le gare). Lo sport è la colonna sonora della sua vita dopo l’incidente in moto dell’estate del 2016.

Era mezzanotte, avevo finito di lavorare, come secondo lavoro facevo il pizzaiolo alle feste di paese, e stavo rientrando a casa”, poi il violento impatto contro un cartello stradale “e in ospedale hanno fatto il possibile per salvarmi la gamba destra, ma le ferite erano troppo gravi e hanno deciso per l’amputazione”.

È proprio qui, da un letto di ospedale, che è iniziata la sua seconda vita: “Tornare indietro non si poteva e ho scelto di guardare subito avanti. Un giorno alla televisione stavano trasmettendo le Paralimpiadi, che io fino a quel momento non conoscevo. Ecco, è nato tutto come una scommessa: ‘Adesso che ho perso una gamba voglio diventare un atleta paralimpiaco’, mi sono detto, e io ho la testa dura, quindi una volta che ho trovato il mio sport, la canoa, con cui è stato amore a prima vista, mi ci sono dedicato come prima facevo con il lavoro”, sorride.

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