Stefano, Pietro e Marcello, di cognome Cattaneo, 47, 40 e 30 anni. Tre fratelli di Gorlago, dove vivono, due ingegneri e un perito elettronico, e una grande passione in comune, quella per la terra. L’agricoltura fa parte della loro vita da sempre, sulle orme di nonno Pietro Santo e nonna Margherita e poi di mamma e papà. Una passione che è diventata anche un mestiere ed è proprio Stefano ad accompagnarci nella storia della loro attività.
“Abbiamo due aziende a Gorlago, Pietro ha aperto un’azienda agricola che porta il suo nome, mentre la società che abbiamo tutti e tre insieme si chiama ‘Lavorazioni conto terzi fratelli Cattaneo’. Quest’ultima è stata aperta dopo aver rilevato l’azienda di nostra mamma, un’attività storica e strettamente legata all’agricoltura. L’attività primaria di questa società è andare a fare dall’aratura fino alla raccolta, ma tutte lavorazioni che facciamo conto terzi. Lavoriamo sul territorio bergamasco in particolare su Gorlago, Bolgare e Telgate, anche se poi ci espandiamo su un raggio di 30-35 chilometri”.
Poi c’è l’azienda di Pietro: “Lui ci lavora a tempo pieno, mentre io e Marcello per passione. Abbiamo rilevato due aziende in affitto, perché i proprietari volevano lasciare e ci sono terreni dedicati al frumento e al mais, prodotti che poi vengono destinati al consumo animale ma anche a quello umano. Il raccolto viene poi ceduto alle aziende che a loro volta li lavorano e li trasformano in prodotti. Mio fratello qualche anno fa ha creato una linea di farine e quindi dedichiamo un piccolo spazio, meno di un ettaro, alla produzione di farine. Tutto viene raccolto da noi, viene essiccato al sole, viene portato ai mulini per poi diventare un prodotto finito”.
Stefano e Marcello non si occupano solo di agricoltura: “Io sono un imprenditore edile, sono direttore tecnico di un’azienda e ho aperto una società immobiliare con altri soci e Marcello lavora insieme a me. Quindi noi ci occupiamo di costruzioni edili, stradali, ferroviarie e nei ritagli di tempo ci dedichiamo all’agricoltura (sorride, ndr)”.
Una passione che si tramanda di generazione in generazione: “Mio nonno Pietro Santo era di Valleve, era direttore tecnico di una grossa azienda edile bergamasca e quindi sì, penso di aver ereditato il suo dna (sorride, ndr). Mia nonna Margherita era di Salsominore in provincia di Piacenza e si sono conosciuti quando mio nonno era lì per lavoro. Si sono sposati, si sono trasferiti qui a Gorlago e hanno aperto un’azienda agricola classica con le mucche, la produzione di latte e lavorazione della terra, che mio papà e mia mamma insieme ai miei zii hanno poi proseguito”….
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