GROMO – La Croce Blu ovvero il coraggio del volontariato ossigeno nella pandemia

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Gromo è un paese di 1.202 anime in alta Valle Seriana. Ossia alla periferia del centro del contagio che ha visto nel corso del fiume Serio la propria direttrice principale, che da Alzano sale verso le Orobie. In un frangente in cui la lungamente decantata sanità lombarda ha prestato fin troppo il fianco a motivate accuse di cattiva gestione, disorganizzazione, cupidigia, se non addirittura folle incoscienza, qui si può trovare un esempio di efficienza uscito praticamente indenne dalla tempesta che lo ha travolto. E in tale successo un ruolo imprescindibile è stato giocato dal volontariato, dal darsi incondizionato alla comunità.

Fondata nel 1979 per rispondere alle esigenze di un territorio montano e marginale, la Croce Blu di Gromo fa parte dell’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (Anpas) e conta un organico di circa 150 persone; di queste, solo nove sono i dipendenti, mentre i restanti hanno semplicemente deciso di dedicare il proprio tempo libero al prossimo. A capo di questa squadra – e presidente del comitato Anpas provinciale di Bergamo – è Battista Santus, infermiere di lungo corso che con autentica passione mi accoglie nella sede dell’organizzazione e mi illustra le varie attività svolte. In tempi ordinari, si tratta di attività di emergenza sanitaria su chiamata delle Centrali Operative di Areu (Azienda regionale emergenza urgenza), antincendio boschivo e protezione civile. Uno spettro ampio di interventi in coordinamento con altre associazioni sul territorio e reso possibile dalla presenza nella centrale operativa di cinque persone e di altrettante reperibili su tre turni di otto ore ciascuno. Nella sua meticolosa illustrazione di ciò che a buon titolo può considerarsi anche una sua creatura, Battista non tralascia neppure attività solo apparentemente secondarie, dal servizio di telesoccorso in funzione dal 1987 tramite dispositivi salvavita distribuiti ad anziani in difficoltà alla messa a disposizione di brandine all’aeroporto di Orio al Serio laddove scioperi o maltempo costringano i viaggiatori alla permanenza notturna nel terminal….

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