GROMO – Sara Riva: “Non ci hanno detto nulla, la struttura è chiusa dal 2019, il servizio medico dov’è? Non abbiamo nemmeno i vigili…”

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“Sono stata contattata a metà marzo da una referente di una cooperativa, tutto comincia da lì”. Sara Riva racconta il disappunto e la storia dell’arrivo dei profughi a Gromo: “Mi avevano detto che sarebbero arrivate due famiglie, io non sapevo niente, mi dicono di contattare la Prefettura. Mi dicono che sono ancora in alto mare e stanno aspettando le varie verifiche e che si faranno sentire, più sentiti”. Le famiglie non arrivano, la Prefettura mi spiega che tutte le province devono prendere migranti ma Bergamo ne ha meno e quindi qualcuno arriverà: “Mi dicono che arriveranno nell’albergo Gromo, una struttura chiusa a settembre del 2019, faccio presente la cosa e chiedo se sono state fatte le verifiche alla struttura. Chiedo informazioni anche sulla questione sanitaria, noi siamo qui senza medici, mi dicono che ci pensano loro, che hanno medico, infermiere, educatori, interpreti. La fondazione secondo loro mette a disposizione tutto. Non so più niente. La sera del mercoledì un mio consigliere viene contattato dal Pronto Soccorso di Piario, hanno in cura un migrante e non sanno dove rimandarlo a Gromo, non hanno indirizzo, lui non parla italiano. Ma come? Non avevano assistenza sanitaria e interprete?

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