GRUMELLO – Clelia, l’usignolo del trio: “La malattia vissuta come un’opportunità e non una sfiga. Canto fin da piccola, ma ora la mia emozione deve arrivare al cuore della gente”

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Clelia è ai fornelli, la sua piccola Aurora di tre anni è corsa su per le scale con un fiore raccolto in giardino. Fuori si respira primavera, dentro anche. Clelia di cognome fa Zinesi, ha 36 anni, è una forza della natura, l’usignolo del gruppo ‘Wedding Ladies’. Una passione per il canto che arriva da lontano, che si legge nelle sue parole. “Ho sempre vissuto a Grumello del Monte, il mio paese d’origine, ma da qualche mese mi sono trasferita a Desenzano. Ho attraversato un periodo particolare della mia vita e avevo bisogno di trasformarlo, avevo bisogno del lago. Nel 2013 ho iniziato a convivere con il linfoma di Hodgkin, che ho curato e sconfitto, ma che è tornato. Nel frattempo era nata Aurora e stavo bene, ma poi ho iniziato a dimagrire, mi sono aggravata, ero in fin di vita quando mi sono decisa di andare in ospedale. Avevo toccato il fondo sia fisicamente che psicologicamente, ma è stato proprio in quel momento che ho trovato il coraggio e la voglia di vivere. Ancora oggi sto affrontando la malattia e… ci sto lavorando (sorride, ndr). La realizzazione è un qualcosa che mi appartiene soprattutto in questo periodo, perché nella sofferenza ho visto un’opportunità, ho iniziato a fare un viaggio dentro di me, mi sono resa conto che forse tutto questo era un grido del mio corpo per farmi capire che non era la vita che mi apparteneva, che avrei dovuto cambiare qualcosa. Ho incontrato una life coach con cui ho iniziato a lavorare sui miei obiettivi e sul mio mindset e sto creando un progetto per portare la mia storia alle persone, perché chi vive la malattia possa provare ad affrontarla come un’opportunità, dandole un senso, e non prenderla come una sfiga, perché così stai certa che vince lei”….

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