Tra gli ultimi giorni di agosto e di settembre, i Reparti della Guardia di Finanza di Brescia e della provincia, in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, hanno intensificato i controlli nei confronti di alcuni esercizi commerciali che pongono in vendita articoli per la scuola.
In particolare, tra i numerosi controlli effettuati, sulla base di una preliminare attività di analisi, supportata anche da informazioni acquisite durante il controllo economico del territorio, sono stati individuati 8 esercizi commerciali gestiti da imprenditori extracomunitari, che ponevano in vendita articoli non rispondenti ai requisiti di sicurezza previsti dal “Codice del consumo” (D.Lgs. 206/2005). Tra questi, erano esposti zaini, astucci, penne, matite e altri articoli di cancelleria.
L’attività ispettiva, ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro amministrativo migliaia di prodotti, in prevalenza di origine non comunitaria, privi di etichettatura idonea a consentire al consumatore finale di verificare la provenienza, la denominazione merceologica del prodotto, l’eventuale presenza di materiali impiegati per la produzione che possano nuocere alla sua salute, all’ambiente ed alle cose e le modalità e le precauzioni di impiego. Parallelamente, sono state contestate sanzioni amministrative oscillanti complessivamente dal minimo di 12.000 euro, al massimo di 240.000 euro, la cui irrogazione sarà effettuata dalla Camera di Commercio.
Nel corso dei controlli sono stati anche individuati 3 lavoratori in nero ed un soggetto privo di documenti identificativi, nonché con permesso di soggiorno revocato e riscontrate palesi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, quali mancanza di estintori e carenze igienico-sanitarie. Su quest’ultimo aspetto, gli ulteriori approfondimenti sono stati sviluppati in collaborazione con il personale dell’A.T.S. per l’adozione dei provvedimenti di competenza.
Con l’impennata dei volumi di vendita dei prodotti di settore che usualmente si registra in questo periodo, la soglia di attenzione delle Fiamme Gialle sulla sicurezza dei prodotti in vetrina, già ordinariamente alta, è stata ulteriormente innalzata a tutela della leale concorrenza di mercato e della salute dei consumatori. Il commercio di prodotti non genuini e insicuri, infatti, oltre a costituire un rischio per gli acquirenti, danneggia il mercato e sottrae opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole. Il contrasto a tale fenomeno permette di arginare l’inquinamento del mercato e della sana imprenditoria, nonché di ripristinare adeguati livelli di legalità, trasparenza e sicurezza pubblica.
I risultati conseguiti costituiscono anche una tangibile attuazione delle sinergie che il Corpo sta sviluppando con gli altri attori istituzionali presenti sul territorio. Sinergie che consentono alle Fiamme Gialle di esprimere al meglio le proprie prerogative (che con riguardo al settore in argomento sono riassunte nel documento allegato), affiancandole e coniugandole con le specifiche competenze delle parti individuate in base all’ambito d’interesse.
In particolare, nelle descritte attività è stato dato concreto riscontro al protocollo d’intesa stipulato dalla Guardia di Finanza di Brescia con la Camera di Commercio di Brescia, siglato il 29 aprile 2024, con cui è stato posto l’accento proprio sulla tutela dell’economia legale, della concorrenza e del libero mercato, per il contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti e pericolosi e all’abusivismo commerciale, e al protocollo d’intesa stilato con ATS Brescia, ASST Franciacorta, ASST Garda e ASST Spedali Civili firmato il 30 maggio 2024.