I nuovi samaritani al tempo del Covid – CENATE SOTTO – PIARIO – Alice e quella notte in stazione a Milano a consegnare coperte ai senzatetto

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Quando sono tornata a casa quella notte ho subito guardato il mio letto e mi sono resa conto di essere davvero fortunata. Non ho badato alla televisione o al divano, ma ho subito guardato il mio letto”, inizia così il racconto di Alice, 32 anni, volontaria dell’associazione L’Arca di Leonardo, che ha sede a Cenate Sotto. Pochi giorni prima di Natale insieme ad alcuni volontari e dei ragazzini della comunità Don Palazzolo di Torre Boldone ha consegnato un centinaio di coperte ai senzatetto di Bergamo e della stazione centrale di Milano. Un’esperienza forte, di quelle che lasciano un segno indelebile sul cuore: “Mi sembrava di vivere l’attesa del primo appuntamento, ci ho pensato per tutto il giorno, ero agitatissima e nonostante avessi la consapevolezza del gesto che andavamo a fare, non avevo la minima idea di cosa aspettarmi. Credo che tutti nella vita dovrebbero provare questa esperienza, almeno una volta, io l’ho vissuta e sudata perché ho ideato e costruito insieme agli altri volontari questo progetto. Il Covid ci ha messo spesso i bastoni tra le ruote, ma alla fine ce l’abbiamo fatta, anche se è stata tosta”.

L’idea della consegna delle coperte è inserita in un progetto molto più ampio, ma è nata quasi per caso… “Avevamo pensato ai panettoni o al cibo da consegnare ai senzatetto, poi ascoltando della musica la parola ‘angel’ mi ha fatto pensare all’associazione City Angels di Bergamo, così abbiamo parlato con il responsabile, che ci ha fatto capire che nella zona in cui viviamo i senzatetto riescono a mangiare sempre e quindi abbiamo pensato alle coperte, ne abbiamo acquistate cento proprio per continuare a far fede al nostro progetto, 100 di questi giorni, abbiamo realizzato a mano cento biglietti di auguri e la sera del 18 dicembre siamo partiti verso Bergamo e Milano. Ci siamo divisi in due gruppi per distribuirle tutte… mentre eravamo in autostrada continuavo a chiamare il gruppo che si era fermato a Bergamo per sapere come stava andando (sorride, ndr)”….

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