La rottura dei rapporti con i principali Istituti di credito,ha portato la società a proporre un concordato in continuità Ma i creditori hanno sottoscritto in massa il Concordato
Il fatturato ad Alzano chiude a 28 milioni: in utile Esubero di 60 dipendenti (51 hanno accettato l’accordo)
Cosa è successo alla più grande fabbrica della Val Seriana con i titoloni dei giornali che annunciano una crisi epocale per una società nata nel 1868, un secolo e mezzo fa? L’aquila sta mollando quella pigna gigantesca che tiene tra le zampe? Le Cartiere Pigna rappresentano la più antica realtà industriale della provincia di Bergamo, risalendo le primissimi origini della sede di Alzano Lombardo addirittura al 1600 e la costituzione formale della società al 1839, registrata ad Alzano nel 1868.
La crisi del comparto della carta e, ancor più, la rottura dei rapporti con i principali istituti di credito, ha portato la società a proporre un concordato in continuità, per il quale abbiamo chiesto aggiornamenti direttamente ai responsabili della società.
Quale è la situazione del Concordato?
“Si è recentemente conclusa l’adunanza dei creditori, con un vero e proprio plebiscito: oltre 130 voti favorevoli (che rappresentano l’81% degli aventi diritto al voto) e solo 3 voti contrari (che rappresentano lo 0,01% dei votanti). È un risultato probabilmente unico in Italia e certamente molto favorevole all’azienda e ai suoi oltre 200 dipendenti a livello di Gruppo”.
Come sta andando la società?
“L’esercizio 2016 chiuderà in utile. Il fatturato realizzato ad Alzano Lombardo si assesta intorno a 28 milioni di Euro e le prospettive del 2017, in termine di ordini sin qui acquisiti, sono decisamente buone”.
Come cambierà l’assetto della proprietà?
“Il Piano di Concordato prevede l’ingresso del Fondo Idea Capital del Gruppo De Agostini, con un graduale inserimento di manager e amministratori di provenienza De Agostini”…
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