IL CASO – CENE Il “primo Comune leghista d’Italia e del mondo” e quei 59 profughi arrivati al buio. L’ira di Valoti, gli inviti alla calma del parroco e, nel mezzo, i cittadini frastornati

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Una bomba. Sì, l’arrivo di 59 migranti africani a Cene, il “primo Comune leghista d’Italia e del mondo”, ha avuto l’effetto di una bomba sulla popolazione.

Cene è stata la prima terra “baciata” dalla Lega Nord in Italia. Qui la Lega da quei lontani anni ’90 non ha mai abbandonato lo scranno e tantomeno ha mai mollato di un millimetro sulle decisioni nazionali del Carroccio. Duri e puri. Duri quando serve e puri sempre. Almeno qui dicono così.

E’ bastato avvistare il pullman all’entrata del paese che è scattata la “chiamata alle armi” (si fa per dire) da parte del primo cittadino, Giorgio Valoti, leghista doc, consigliere provinciale del Carroccio, fedelissimo della prima ora della Lega Nord.

E Valoti ha chiamato a raccolta tutti conSU ARABERARA IN EDICOLA DAL 4 NOVEMBRE

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