“Fiat iustitia e pereat mundus”, che tradotto un po’ liberamente sta per “sia fatta giustizia e vada a ramengo il mondo”. Sembra che la frase l’abbia pronunciata Gaio Cassio Longino, uno dei congiurati (con Bruto, cui viene associato quando si parla appunto della congiura) che pugnalarono Giulio Cesare. Si farà… suicidare dal suo schiavo dopo la battaglia di Filippi, sconfitto da Marco Antonio.
Chi siano i congiurati che hanno mandato a… ramengo l’unica lista che era in competizione per le elezioni amministrative del 3-4 ottobre prossimo a Bienno, è ancora da stabilire, ci sono indizi ma si aspettano le prove. Ma il detto latino resta applicato impietosamente e c’è però di che dubitare sul fatto che sia stata fatta davvero “giustizia” e lo vedremo più avanti con sentenze che si contraddicono.
Perché che qualcuno abbia giocato un tiro mancino al sindaco uscente Massimo Maugeri e al candidato alla sua successione, Ottavio Bettoni, nella lista di continuità sembra evidente. Va sempre tenuto presente dai lettori che a presentarsi all’appuntamento elettorale non c’era un’altra lista, altrimenti il discorso logico cadrebbe. Ma non del tutto quando vedremo appunto una sentenza diversa anche in presenza di più liste.
Riassunto
Riassunto: ogni lista che si presenta alle elezioni deve avere il supporto di firmatari che la legittimino nel minimo di consenso in paese, questo per evitare che si presentino candidati forti del solo consenso di loro stessi e (il che non è scontato) della moglie. Quindi ecco la norma, che, attenzione, risale al 16 maggio 1960, poi ripresa nel 1993, ha fissato un minimo di firme a sostegno nella presentazione delle liste elettorali. E anche un massimo, con le migliori intenzioni anche se ormai incomprensibili visto il dilagare della disaffezione a candidarsi.
«La dichiarazione di presentazione delle liste dei candidati al consiglio comunale e delle collegate candidature alla carica di sindaco, per ogni comune, deve essere sottoscritta, a norma dell’articolo 3 della legge 25 marzo 1993, n. 81, e successive modificazioni: (…) – da non meno di 100 e da non più di 200 elettori, nei comuni con popolazione compresa tra 10.001 e 20.000 abitanti; – da non meno di 60 e da non più di 120 elettori, nei comuni con popolazione compresa tra 5.001 e 10.000 abitanti; – da non meno di 30 e da non più di 60 elettori, nei comuni con popolazione compresa tra 2.001 e 5.000 abitanti; – da non meno di 25 e da non più di 50 elettori, nei comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 2.000 abitanti».
Sotto i 1.000 residenti non è richiesta alcuna sottoscrizione di firmatari/presentatori della lista.
E torniamo a Bienno dove la popolazione, sempre secondo la legge, è riferita non all’ultimo dato Istat, reperibile in Comune, ma all’ultimo censimento. In questo caso Bienno risulta avere 3.958 residenti nel 2011. In realtà al primo gennaio 2021 gli abitanti erano 3.777. Gli elettori effettivi (esclusi i minori) sono intorno ai 3.300….
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