IL CASO LE MINORANZE DI ROVETTA E CERETE: FUSIONE? NO GRAZIE. BASTA L’UNIONE

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La politica la farà da padrone. Sarà una fusione sbilanciata su Rovetta. Perché Castione non ha accettato la fusione? Se ci fossero vantaggi economici tutti i Comuni lo farebbero. Perché non lo fanno?”                                                                                    

Alle beghe politiche si aggiungeranno poi le beghe fra le diverse comunità”. Mauro Marinoni ex sindaco di Rovetta, Mauro Bertocchi capogruppo di minoranza di Rovetta, Paola Rossi, capogruppo di minoranza di Cerete spiegano il loro no alla fusione dei Comuni. Sinora la politica in questi paesi non è entrata: “Ma quando – spiega Marinoni – si trovano davanti a un Comune di 8000 abitanti, vuoi che un Daniele Belotti un giro non lo faccia? O Roberto Maroni con aggiunta una sciatina in zona per farci un giro per non parlare di Jacopo Scandella o Angelo Capelli. Insomma, qui abbiamo sempre lavorato bene con le liste civiche a contatto con la nostra gente, si snaturerà tutto. Se Rovetta ha il Sindaco, Cerete vorrà l’assessore al Bilancio, Fino al Turismo etc etc. E quando ci saranno investimenti da fare, tutti vorranno essere partecipi degli interventi. Con il probabile venir meno della pura e doverosa verifica delle priorità. Ognuno vorrà il suo pezzettino. Le maggiori dimensioni demografiche di Rovetta rispetto agli altri comuni finirà poi di fatto per farle assumere con il tempo il ruolo di capoluogo con le inevitabili rivendicazioni campanilistiche delle altre realtà”. Insistono sui costi: “Per promuovere la fusione si utilizza un’equazione efficace e di facile presa: la fusione permetterà di risparmiare e migliorare i servizi ai cittadini. Meno tasse, più investimenti e servizi. Tutti i cittadini favorevoli alla fusione sostengono il progetto perché permetterà di risparmiare. Ma siamo così sicuri che ciò avverrà? Se così fosse tutti i comuni medi e grandi avrebbero tasse più basse, meno debiti e soprattutto migliori servizi rispetto ai piccoli comuni. È forse così? Guardiamoci attorno, anche senza andare troppo lontano. Se non è il contrario, di certo non si può confermare che i comuni medio grandi abbiano meno debiti e tasse minori. E non sempre hanno migliori strutture e migliori servizi…

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