Quello dei medici di base è un tasto dolente in questi ultimi anni. Leggiamo spesso di comuni che ne restano privi dopo che il ‘vecchio medico di paese’ è andato in pensione, costringendo la popolazione a prendere l’auto o il pullman per andare all’ambulatorio più vicino, che però è distante da casa diversi chilometri. In Val Cavallina sta succedendo qualcosa di singolare. Di solito, i medici di base lasciano i piccoli centri privilegiando quelli più popolosi. Qui è invece successo il contrario.
Il più popoloso comune della zona, la cittadina di Trescore Balneario, ha perso la metà dei suoi medici di base, che le hanno preferito il più piccolo Cenate Sotto.
Sei medici di base che finora avevano i loro ambulatori a Trescore hanno così fatto i bagagli e se ne sono andati nel paese vicino (in verità, uno dei sei si trasferisce fra qualche giorno). Ciò ha ovviamente generato commenti e polemiche nella cittadina termale, con il gruppo di minoranza che ha criticato l’Amministrazione comunale.
La minoranza
Questa è la posizione del gruppo di minoranza ‘ConsensoCivico’: “Sembrava una bufala, ma è vero. Sei medici di base se ne vanno da Trescore e si trasferiscono in un paese limitrofo dal quale gestiranno, in futuro, i propri mutuati, cioè molti nostri cittadini. Non abbiamo la certezza delle loro motivazioni, l’unica cosa che sappiamo è che l’emigrazione è partita ad ottobre e che la gestione dei pazienti coinvolti è ribaltata: Trescore non accoglierà più i pazienti provenienti dagli altri paesi, ma saranno gli abitanti di Trescore a recarsi altrove. Prima considerazione: al di là della questione, che fine ha fatto l’obiettivo di rimettere Trescore (il più grande paese in termini di popolazione e il più ricco di servizi) al centro della Val Cavallina? Sei medici se ne vanno e l’Amministrazione comunale… sta a guardare! Seconda considerazione: sempre in ambito sanitario, durante il nostro mandato si era verificata una situazione simile con ATS e ASST che minacciavano di spostare la propria sede a Seriate, perché la fatiscente struttura di Via Mazzini era diventata inagibile. Solo una corsa contro il tempo, con fiumi di incontri con tutti i soggetti coinvolti, portò infine alla realizzazione del progetto e della convenzione che avrebbero dato vita alla nuova struttura, realizzata in Via Ospedale. Oggi questa nuova struttura eroga i servizi di neuropsichiatria infantile e gestisce alcune funzioni di ATS per tutta la Valle. Sono serviti almeno due anni di lavoro per mantenere sul nostro territorio ciò che da sempre era presente e consolidato.
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 3 NOVEMBRE