IL CASO -Termovalorizzatore, il no di 41 sindaci (ma 4 non firmano)

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Cresce sempre più il fronte del ‘no’ al progetto del nuovo termovalorizzatore voluto dalla Montello Spa. Amministrazioni comunali, associazioni ambientaliste e semplici cittadini stanno esprimendo da diverse settimane la loro contrarietà e la loro preoccupazione per l’impatto che una tale struttura avrebbe sull’ambiente e sulla salute delle decine di migliaia di persone che vivono nella zona compresa tra Val Cavallina, Val Calepio, Bassa Val Seriana e Seriate.

Migliaia di firme sono state raccolte tra i cittadini e anche i sindaci hanno fatto la loro parte sottoscrivendo un documento, su carta intestata del Comune di Cenate Sopra, rivolto a Provincia di Bergamo, ATS Bergamo, ARPA della Lombardia, Regione Lombardia, Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’oggetto è: “Osservazione all’istanza di valutazione ambientale presentata dalla ditta Montello Spa inerente un impianto di combustione per la valorizzazione dei rifiuti”.

Secondo i primi cittadini si tratta di un “intervento che risulta essere molto impattante per le nostre realtà ma è rimasto nel più assoluto silenzio della politica, come se ormai tutto fosse possibile nella logica dello sviluppo industriale e infrastrutturale di questa provincia (…) Recenti studi hanno dimostrato che l’incenerimento dei rifiuti è considerato pericoloso per l’ambiente. L’ulteriore carico che dovrà sopportare la zona è a nostro avviso insostenibile. Ricordiamo che già sopportiamo a servizio di tutta la provincia cave, aeroporto, due impianti di trattamento rifiuti, impianti per la produzione di asfalti e prodotti bituminosi. Insomma – sottolineano i sindaci – localizzare tale impianto in una zona fra le più abitate ed inquinate d’Italia ci sembra quanto meno inopportuno e dal punto di vista ambientale devastante”.

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