IL CASO – Visite private in ‘nero’ in ospedale per pazienti reduci da mesi di ricovero per covid

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L’auto riparte piano, voglia di parlare 0, un carico di sofferenza nel cuore. G. e A. sono appena stati all’ospedale di Esine. A. è stato ricoverato a marzo, covid, ne ha avuto per due mesi, poi la riabilitazione in un’altra struttura e il ritorno a casa. L. ha perso anche il fratello per covid, anche lui ricoverato a marzo a Esine. E ora una visita di controllo a…pagamento, altrimenti si va alle calende greche. Visita nella struttura pubblica, in un ambulatorio a caso, perché in quel momento era libero, e poi la richiesta ‘mi dia quello che vuole’, A. allunga 100 euro, il medico li intasca senza ricevuta e se ne va. Questo succede all’ospedale di Esine ma dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto non è una novità ma una prassi “Sono stata visitata – ci scrive una donna – mi hanno dato come medicinale alcune cose prese da un armadietto dell’ospedale, quindi di proprietà dell’ospedale, mi hanno fatto pagare in ‘nero’ e poi me ne sono andata, altrimenti avevo davanti mesi di attesa”. Altre segnalazioni, parecchie, riguardano medici di base che per mesi non si sono fatti vedere da pazienti che richiedevano visite “Mi diceva di andare in Pronto Soccorso. Ma come? In Pronto Soccorso c’erano ore di attesa e poi io sono anziano e non ho l’auto” ci scrive M….

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