Giro d’Italia 2022. Sono state presentate oggi, mercoledì 10 novembre, le sei tappe di alta montagna. Il percorso del Giro Rosa viene comunicato a puntate e oggi tocca proprio alle frazioni con le salite più impervie e che definiranno la classifica generale, quelle per gli scalatori e le più attese in assoluto dal grande pubblico.
Tra le sei tappe del Giro d’Italia in montagna c’è la Salò – Aprica di 200 chilometri, la classica della Valtellina con una sequenza di salite. Partenza quindi da Salò per portarsi in Val Sabbia e dopo Bagolino scalare il Goletto di Cadino (l’ultimo passaggio risale al 1998 in occasione della cavalcata vittoriosa di Pantani a Montecampione). Risalita la Val Camonica si scala il Mortirolo da Monno (come è accaduto nel 2017) per scendere a Grosio e percorrere le strade del vino Sforzato, a cui è dedicata la tappa, scalando Teglio e giungere ad Aprica attraverso il Valico di Santa Cristina.
La tappa successiva è di 165 chilometri, da Ponte di Legno a Lavarone. Tappa di montagna divisa in due parti. Partenza all’insù verso il Passo del Tonale seguita da un tratto di oltre 70 chilometri sempre sostanzialmente in discesa. Dopo l’attraversamento dell’Adige si scala la salita di Palù di Giovo, passando dalla Valle dei Mocheni per raggiungere Pergine Valsugana e il finale che da solo merita tutte le stellette di difficoltà della tappa. Dopo Pergine si scala il Passo del Vetriolo da un versante inedito e affronta la salita del Menador con i suoi tornanti stretti e le gallerie tipiche delle strade intagliate nella roccia per ragioni belliche. Scollinato il Gpm di Monte Rovere pochissimi chilometri ondulati porteranno un gruppetto molto ridotto all’arrivo.