IL LIBRO DI ARABERARA – Un “sorriso” nella terra che non ha confini. 288 pagine di storie di personaggi e persone

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A supporto del festival di Araberara che si è tenuto a Lovere, c’è un volume che raccoglie storie e interviste di personaggi e persone delle nostre terre. Che non sono terre di confine e nemmeno di periferia, definizioni che sono troppo al ribasso per un quadro complessivo delle ricchezze culturali troppo sottovalutate.

E per questo abbiamo pensato a costruire uno zibaldone di eccellenze delle nostre terre. Aristea Canini introduce così: “Una storia può essere nuova; eppure, raccontare di tempi immemorabili. Il passato nasce con lei. Ogni storia può essere vecchia; eppure, raccontare di tempi che verranno. Il futuro cresce con lei. Perché ogni storia è una storia infinita”.

Il titolo del libro è “Ti sorride nello sguardo l’incanto di una terra che non ha confini”. L’introduzione del nostro direttore Piero Bonicelli è intitolata “La riva bianca, la riva nera” e parla appunto dei confini creati ad arte e cambiati a seconda degli interessi e delle ambizioni di potere. Il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana sottolinea il senso del festival di Araberara e del volume: “Un ponte, per l’appunto!”.

E poi spazi dedicati ai personaggi e alle persone (c’è differenza solo nella notorietà) che nel grande e nel piccolo hanno fatto o stanno facendo la storia di queste terre: Mons. Francesco Beschi, bresciano e Vescovo di Bergamo. Flaminio Beretta, l’eremita di Ardesio, Luciana Previtali Radici, l’alpinista Roby Piantoni, mosto in montagna come suo padre Livio, la storia dell’Accademia Tadini di Lovere, Paolo Savoldelli che vinse due Giri d’Italia, Ermanno Olmi, il grande regista, Antonio Percassi e l’Atalanta, Ezio Merini che racconta sua sorella, la poetessa Alda, dom (non è un errore il “dom”) Agostino Zanoni lo scienziato scalvino che inventò l’elettrocardiogramma, Gianni Radici che costruì l’impero del meccanotessile, Angelo Celsi, il pittore che ha l’elisir di lunga vita, Giorgio Gori che si racconta prima dell’esperienza politica, Giovanni Guizzetti e il suo “tempo”, Giacomo Agostini, cavaliere di una favola, Antonio Curnis, l’uomo che dà una scossa al cuore, Giordano Tomasoni che si è suicidato per tornare a vivere, don Redento Tignonsini che volle essere e non fare il prete, il Cardinal Giovanni Battista Re e i retroscena del Vaticano, Mons. Gaetano Bonicelli che sfiora il secolo, la storia del disastro del Gleno al tempo del centenario, Mario Buelli che fu il mago della corrente.

La storia di un’azienda di Ardesio, Ca’ del Botto, un’eccellenza delle valli, come eccellenze sono gli chef stellati partiti dai nostri paesi a incantare i palati di tutto il mondo, la storia curiosa di Giovanni Verga che aveva l’amante a Ponte Nossa, il grande Pelè che donò 70 milioni di lire a Padre Antonio Berta di Sovere per le sue opere in Brasile, la storia del Ponte Barcotto nato da una tragedia, lady Minuscoli, come da un mulino è nata una grande rete di negozi, Serena di Gandino che racconta il suo “cancro”,  Lara che scrive romanzi erotici per rimontare problemi famigliari, John che stava fuori da un supermercato ed è stato assunto, una ragazza che alleva asini per produrre il latte di… Poppea, Davide che dalla Banda di paese e adesso suona nei grandi stadi,  un marchio della moda partito da Songavazzo, una seggiovia per S. Lucio a Clusone andata perduta, la creatività dei disegni di Clara & Susanna, la Scame di Parre, come si diventa giganti, Don Martino Campagnoni che si definì “giullare di Dio”, la Latteria della Val di Scalve e i suoi primati europei, Elisa che da un ufficio si è inventata allevatrice di galline ovaiole, Danilo, l’ultimo pescatore del lago d’Iseo, Walter e il suo “mal d’Africa” a curare bambini, Riccardo, il libraio che apre un… mulino, Silvia che da impiegata di banca, ha creato la “Collina del vento”, il caseificio Paleni partito dal nulla a grande azienda, Orsola e le sue 245 (non è un errore) vacche che fanno incetta di premi, Dario Brignoli da Ponte Nossa a primo clarinetto in due orchestre statunitensi, Giancarlo e Carla che producono… zafferano, la famiglia Ruffini da un negozio a impero della carne, la storia della “Capitanio”, una motonave che compirà cent’anni, restaurata, la storia di una chiesa di Losine e dei signori della Val Camonica, Luigi Fenaroli, il botanico che a Tavernola portò il kiwi per primo in Italia e poi le 12 donne del calendario di Araberara dedicato alle donne malate di cancro al seno.

288 pagina di storie. Il libro è disponibile su richiesta alla redazione (redazione@araberara.it oppure 0346 25949) con offerta libera.

 

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