(p.b.) Anche quest’anno proseguiamo il “gioco” delle pagelle. Che, lo ripetiamo, valgono per la capacità di comunicazione che hanno avuto i Sindaci nel corso dell’anno e ovviamente in particolare per quanto si è saputo del loro operato (ovviamente quello pubblico). Come sempre il giudizio vale per un arco di tempo definito, magari può succedere che l’anno prima abbiano fatto sfracelli
e quest’anno si siano un po’ rilassati. Inoltre è stato un anno terribile e anche qui alcuni sindaci hanno messo in atto misure (sospensioni o almeno rinvio delle scadenze di tasse e imposte)
che hanno in parte rimediato a situazioni che hanno messo in crisi aziende e famiglie. Altri sono restati a guardare sperando che la bufera passasse giustificandosi col fatto che “competeva ad altri”.
Il vero giudizio, anche questo è banale ma non inutile ricordarlo, compete agli elettori quando avranno occasione di fare sintesi del quinquennio amministrativo del loro sindaco.