Torna per il 15° anno consecutivo il pagellone dei sindaci. E come sempre ricordiamo che si tratta di giudizi che non pretendono di essere inappellabili. Sono basati su quello che i sindaci hanno fatto (e fatto sapere) nell’anno solare. Magari questo è stato un anno di transizione e il voto può risentirne. E’ un po’ come nel calcio dove il lunedì ci si ritrova con votazioni contrastanti tra un giornale e l’altro o votazioni opposte a quelle della partita precedente. Oggi guardare il mondo è difficile, ci sono punti di osservazione diversi. L’unica cosa che apparirà evidente è che i nostri giudizi non sono condizionati dall’appartenenza politica dei protagonisti. E comunque, come sempre ricordiamo, il vero “voto” che conta sarà quello degli elettori. E la maggior parte dei sindaci la prossima primavera sarà sottoposta al loro giudizio. Anche quello comunque parziale: tanti elettori, magari disinteressati a quello che si fa in paese, votano condizionati da simpatie e per “sentito dire”. Prendete quindi questo pagellone con la “leggerezza” che il tempo delle feste dovrebbe favorire….
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