“Era il 1998 e mi trovavo con mia moglie in Yemen. Una sera le dico: ‘esco dall’albergo e vado da solo a fare un giro per vedere il bazar’. Esco e, poco dopo, mi accorgo che un uomo armato mi sta pedinando. Giro l’angolo e lui mi segue, accelero il passo e lui fa lo stesso. Sono nel panico. Allora, decido di affrontarlo; giro l’angolo e lo aspetto, lo sbatto contro il muro e con una mano tengo bloccato il kalashnikov… ma lui mi guarda e si mette a ridere. Sai chi era? La guardia dell’albergo. Il direttore mi aveva visto uscire e gli aveva quindi detto di seguirmi per accorrere in mio aiuto in caso di necessità. Gli ho quindi dato una mancia e mi sono scusato”.
Questo è uno dei tanti aneddoti che Lino Schena, tecnico edile in pensione (è del 1951), ci racconta. Lui che in 45 anni, a partire dalla metà degli anni ’70, ha girato girato mezzo mondo, viaggiando in Africa e in Asia, in America Latina e nel cuore dell’Europa. In questo suo peregrinare, Lino è stato quasi sempre accompagnato dalla moglie Eliana Acerbis.
“E’ lei la mia grande compagna di viaggio; tra l’altro, è un esperta di storia, specialmente del Medio Evo, e questo è stato utile in molti viaggi. Mia figlia Elisa, invece, è venuta con noi solo nel 1997, quando aveva 17 anni. Eravamo andati in Messico, ma alla fine lei ci ha detto: ‘meglio una settimana a Rimini’. Questa è la legge del contrappasso: i miei genitori non viaggiavano, io sì, mia figlia poco… magari viaggeranno molto i miei futuri nipoti…”….
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