Sono passati 70 anni. E’ cambiato il mondo, è cambiata la Chiesa. Era il 22 maggio del 1948, anno di fuochi, passioni, speranze, paure e sullo sfondo la miseria dell’immediato dopoguerra. Erano 32 i preti novelli che Mons. Adriano Bernareggi, vescovo di Bergamo, ordinava quel giorno di quell’Anno Domini particolare. Di quei 32 sono rimasti in 4: oltre a mons. Bonicelli, c’è un altro scalvino, don Gildo Rizzi di Schilpario (risiede a Telgate dove è stato arciprete per 28 anni), don Nicola Morali di Clusone (originario di S. Gallo ma un’istituzione a Clusone prima all’Oratorio e poi alla Chiesa detta del Paradiso) e don Pietro Barcella di Trescore (risiede a Boccaleone dove è stato prevosto per 26 anni).
Si era votato in quel 1948, i cosacchi non avrebbero abbeverato i loro cavalli nella fontana di Piazza S. Pietro. Mons. Gaetano Bonicelli, arcivescovo emerito di Siena, festeggia i suoi primi 70 anni di Messa. Una Chiesa ben diversa quella degli inizi, un mondo diverso: “In prima ginnasio erano in 62... SU ARABERARA IN EDICOLA DAL 22 GIUGNO