“Dietro una condanna c’è sempre una persona,lo so solo io quello che ho passato. Avevo la coscienza apposto ma non bastava.Quando ho saputo dell’assoluzione ho fatto festadue giorni di fila….come un matrimonio rumeno”
Sei anni dopo la vicenda. Tre anni dopo la condanna. Decine di notti insonni. Una festa durata due giorni. Sono i numeri di… Dario Colossi, sindaco di Rogno che è stato assolto dalla Corte di Appello di Brescia che ha accolto la richiesta del Procuratore generale di scagionarlo dall’accusa di abuso edilizio dove in primo grado era stato condannato a 18 mesi. Della vicenda se ne è parlato ovunque, del ‘uomo’ Dario, prima che sindaco ‘Colossi’ gran poco: “Perché dietro una condanna c’è sempre una persona e lo so solo io quello che ho passato in questi anni. Oggi si tende sempre di più a giudicare prima di approfondire la questione, io ero apposto con la mia coscienza, sapevo di non aver fatto nulla di infamante, quello che avevamo fatto era stato fatto solo per mettere in sicurezza il fiume Oglio ma sei anni per dimostrarlo sono pesanti. Perché svegliarsi ogni mattina sapendo di avere una condanna che ritenevo ingiusta addosso mi pesava. Sono andato avanti in silenzio convinto di poter dimostrare la mia innocenza ma non è comunque facile vivere così”….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBRE