IL TRENO DELLA VAL SERIANA Il treno della Val Seriana, quando nacque nel 1884, attraversò la storia di una valle tra guerre e speranze, quelle vecchie stazioni e quei binari che collegavano Clusone con Bergamo. E poi la chiusura per…vendere auto. E ora il

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Ferrovie che sbuffano, rotaie che si infilano lungo la valle, distanze che miracolosamente sembrano accorciarsi, e poi il buio, nel senso che il trasporto su rotaia si ferma, si intensifica quello su gomma, sospinta anche e soprattutto perché negli anni post guerra per… .aiutare l’italianissima Fiat e sostenere l’economia. Pazienza poi se a rimetterci è stata la viabilità e anche …l’economia stessa. E così adesso è tornata prepotentemente d’attualità la necessità di ritornare a correre su binari, progetti e incontri per quella che potrebbe diventare presto la nuova ferrovia della Val Seriana, da Bergamo a Clusone e che mette per la prima volta d’accordo tutti i partiti. Ma questa è una questione politica, qui invece raccontiamo la storia di quella che è stata la ferrovia della Valle, che ha funzionato tra il 1884 e il 1997 e che collegava la città di Bergamo con Ponte Selva e Clusone. Una storia raccontata e tramandata dagli anziani della valle e poi finita su molti libri locali, tra cui quello di Paolo Motta. “La concessione per la costruzione e l’esercizio di una ferrovia che avrebbe collegato Bergamo alla val Seriana fu ottenuta dalla società belga Société générale des chemins de fer économiques”, si legge nel libro. Il primo tratto dal capoluogo orobio ad Albino fu aperto il 21 aprile 1884, mentre il 23 agosto dello stesso anno fu aperto il tratto Albino-Vertova. La ferrovia venne completata il 6 luglio 1885 con l’apertura del tratto Ponte Nossa-Ponte Selva. Poi la Società Anonima della Ferrovia Valle Seriana (FVS) si occupò di costruire nel 1911 il breve collegamento tra il bivio Ponte Selva e Clusone, 6 chilometri la distanza. La diramazione per Ponte Selva rimase come raccordo merci fino al 1949, quando fu chiusa al traffico. Nel 1918 nel quadro della politica dell’epoca che mirava a diminuire la presenza di capitali stranieri in Italia, in quello della “belga” subentrò una società bergamasca che si fuse con quella che dal 1906 eserciva llinea della valle Brembana.

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