In Francia è scattata la caccia all’ebreo. Dal 7 ottobre 1247 atti antisemiti e 539 persone fermate

0
194

E’ caccia all’ebreo in Francia. E Macron non riesce ad arginare il fenomeno, invita il paese all’unità ma non scende in piazza e intanto gli atti di antisemitismo aumentano di giorno in giorno. Oggi La Stampa riporta i dati:
“[…] Dagli attacchi di Hamas contro Israele, il 7 ottobre, sono 1.247 gli atti antisemiti recensiti in Francia e 539 le persone fermate, secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno, Gérald Darmanin. In tutto il 2022 erano stati registrati 436 atti antisemiti.

«Un Paese in cui i nostri concittadini ebrei hanno paura non è la Francia» ha dichiarato il presidente, Emmanuel Macron, che in una lettera aperta pubblicata da Le Parisien condanna quella che definisce una «ritorno di antisemitismo selvaggio» nel Paese. «Che sia religioso, sociale, identitario o razziale, l’antisemitismo è sempre quello che Emile Zola definì come “odioso”», ha scritto l’inquilino dell’Eliseo in vista del corteo che, secondo Macron, dovrà mostrare una Francia «unita dietro ai suoi valori e al suo universalismo». A quanto si apprende, il presidente non dovrebbe essere in piazza oggi pomeriggio ma è invece confermata la presenza della premier Elisabeth Borne, figlia di un ex deportato di confessione ebraica, come anche degli ex presidenti François Hollande e Nicolas Sarkozy. La premier Elisabeth Borne ha annunciato sul social X che «questa lotta è vitale per la coesione nazionale». Ma nel suo post ha anche stigmatizzato chi si mette «in posa», in aperto riferimento alla partecipazione dell’estrema destra e l’assenza della sinistra radicale. «L’assenza de La France insoumise parla da sola», mentre «la presenza del Rassemblement National non inganna nessuno», ha scritto Borne”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui