Incendio sul treno, Legambiente: “Abbandonate il progetto dell’idrogeno”

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incendio treno

L’incendio divampato attorno alle 6:30 di sabato 2 marzo in un vagone di un  treno di Trenord, all’altezza di Sale Marasino,  lungo la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo ha creato preoccupazione a Legambiente. A bordo fortunatamente non c’erano passeggeri e l’intervento dei vigili del fuoco è stato tempestivo. Restano comunque da chiarire le cause che hanno scatenato l’incendio sul treno e la dinamica di quanto accaduto.

“Il treno che ha preso fuoco sabato mattina alle 6,30 a Sale Marasino – spiega Dario Balotta, presidente di Legambiente Basso Sebino -, senza passeggeri a bordo e per fortuna senza ulteriori conseguenze ripropone il tema della sicurezza sulla Brescia iseo edolo. Dopo il deragliamento del dicembre 2022 ad iseo, la frana che aveva interrotto la linea tra Cedegolo e Edolo del dicembre 2023, e a settembre scorso un Tir era uscito di carreggiata interrompendo fino ad oggi la tratta Marone Pisogne continua il calvario per gli oramai pochissimi passeggeri che utilizzano la linea. Mentre gli amministratori di FNM sognano un futuro roseo fatto di costosissimi treni ad adrogeno che forse saranno messi in linea nel 2025 circolano ancora i treni ALn 668 vecchi di 50 anni come quello che è andato a fuoco stamattina. Eppure persino trenitalia 17 febbraio scorso aveva radiato definitivamente, l’ultima automotrice che aveva sbuffato sulla Brescia Parma per mezzo secolo e ormai ferma da tempo e sostituita dai nuovi “Colleoni”.

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