INCHIESTA/1 – Ludopatia. In un anno nell’Alto Sebino giocati 45 milioni di euro (escluso l’online), ecco i dati paese per paese, centinaia di anziani si giocano la pensione in pochi giorni e poi…

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Scordatevi i nomi dei vip e i calciatori famosi. Scordatevi gli scoop (?) di Fabrizio Corona. E aprite gli occhi in casa e anche davanti allo specchio. La ludopatia si è infilata ovunque. Qui da noi. Nei bar. Nei piccoli locali di paese. Nei pc piazzati nelle proprie camerette. Sugli schermi degli smartphone magari mentre si cucina la cena. I numeri sono spaventosi. Solo nell’Alto Sebino si sono giocati in un anno qualcosa come 45 milioni di euro. Già. E per solo nell’Alto Sebino si intende che se qualcuno di questi 10 paesi va a giocare in un altro paese, Bergamo piuttosto che Pisogne o Clusone non viene contato. Insomma, solo i giochi tracciabili nei 10 Comuni, quindi la cifra potrebbe ed è sicuramente stimata per difetto. E inoltre nei 45 milioni sono considerati solo i giochi tracciabili; quindi, non alcuni di quelli di cui parlavamo all’inizio, e cioè non si contano i giochi online. Una media pro capite per abitante dell’Alto Sebino di 1794 euro a persona, compresi anziani, gente che non ha mai giocato e mai giocherebbe, fatti due conti si capisce che molte, moltissime persone sono sul lastrico. Mattina di metà ottobre, in uno dei tanti bar della zona la gente beve caffè, da un occhio ai giornali e intanto dietro a un paravento, gioca alle slot, infilano monete, banconote da 5 e 10 euro che in pochi secondi spariscono. La stessa cosa nelle tabaccherie dove ad andare per la maggiore sono i gratta e vinci: “Qui – ci racconta un tabaccaio che chiede l’anonimato – nei primi giorni del mese è un via vai di anziani che hanno appena preso la pensione, entrano e cominciano a prendere i gratta e vinci da 10 euro, poi il quarto giorno comprano quelli da 50 centesimi e poi non li vedi più”. 45,27 milioni di euro giocati nell’Alto Sebino, numeri impressionanti: “Nei giorni scorsi – spiega Simona Figaroli, presidente dell’Ambito territoriale dell’Alto Sebino e assessore ai servici sociali a Costa Volpino – c’è stato un incontro dove la Cooperativa Piccolo Principe con Gilberto Duci hanno spiegato la dipendenza patologica del gioco ed è emerso un quadro davvero preoccupante”.

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