INCHIESTA/2 – LUDOPATIA – Media e Bassa Valle dove ci si gioca il Tfr online: “Un ragazzo ha perso tutto in poche ore”. Albino Caput Mundi del gioco (in un anno giocati 59 milioni di euro), nei primi sei mesi del 2022 giocati in valle 45 milioni di euro”

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Un titolare di un bar mi ha detto che prima del covid con le sue tre macchinette portava a casa netti 8 o 9000 euro al mese ora 10 volte meno, ma in realtà il giocato è molto di più di prima, solo che giocano online”. Maurizio Bertocchi è uno dei punti di riferimento dell’Acat della Media Val Seriana, l’Associazione che era nata per combattere principalmente i problemi da dipendenza dell’alcool e ora si trova a dover far fronte anche ad altre dipendenze, tra cui appunto la ludopatia che ha preso piede in questi ultimi anni in maniera esorbitante. Maurizio non giudica, non fa morale ma cerca soluzioni e di esperienza ne ha da vendere e il quadro che traccia è di quelli che fanno paura ma come tutte le cose che fanno paura molte volte si preferisce non guardarle. Maurizio è fratello di Guido, assessore ai servizi sociali del Comune di Gandino. Due fratelli in prima linea su un territorio di 18 Comuni che come tutte le altre zone sono ‘affette’ da ludopatia in fase crescente. Una dipendenza relativamente recente rispetto a droga e alcool: “Un fenomeno che è comparso da 10 anni a questa parte – spiega Maurizio – prima il gioco d’azzardo era circoscritto ai casinò o ad alcuni locali, ora è accessibile a chiunque, ovunque e per qualsiasi fascia di età e l’online sta prendendo piede soprattutto dopo il covid, nessuno ti vede entrare in un posto, quindi hai garantita la riservatezza, giochi comodamente da casa e alla fine ti ritrovi senza niente. Lo Stato con l’online incassa molto meno, con gli altri giochi, dal Bingo ai Gratta e Vinci alle slot si tiene qualcosa come il 10%, un mucchio di soldi”.

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