Un autunno cupo, processi, delitti, sangue, dolore, riflettori. Tinte fosche. In mezzo tutte donne, troppe donne, una bimba piccola, troppo piccola, e tanto dolore, troppo dolore. Da Leffe arrivano particolari inquietanti sulla vicenda di Diana Pifferi, la bimba di un anno e mezzo che a luglio scorso fu lasciata da sola in casa a Milano per 6 giorni dalla madre Alessia. E’ cominciato il processo per l’omicidio di Carol Maltesi, la 26enne uccisa in un appartamento di Rescaldina, nel milanese, prima di essere fatta a pezzi, congelata e gettata in alcuni sacchi in un dirupo a Paline di Borno. E’ iniziato in questi gironi anche il processo davanti alla Corte d’Assise di Brescia, il processo a carico delle sorelle Paola e Silvia Zani e Mirto Milani, fidanzato della maggiore, i tre sono accusati dell’omicidio di Laura Ziliani, madre delle due imputate e dell’occultamento del cadavere della donna, ex vigilessa di Temù, nel bresciano, uccisa nella notte tra il 7 e l’8 maggio 2021. La donna è stata prima stordita con benzodiazepine e poi strangolata. I tre imputati hanno confessato dopo la chiusura delle indagini….
Diana Pifferi e l’ipotesi di abusi sessuali sulla bimba, quelle intercettazioni
Altre inquietanti ombre sulla già tragica vicenda di Diana Pifferi, la bimba di quasi un anno e mezzo che a luglio scorso è stata lasciata da sola in casa a Milano per sei giorni dalla madre Alessia e morì di stenti. Dall’autopsia erano emersi nei giorni scorsi che nello stomaco di Diana c’erano pezzetti del materassino e del cuscino, che la bimba aveva addentato per fame ed è emero che alla piccola sono stati fatti assumere tranquillanti. Ma c’è dell’altro, che getta ancora di più ombre inquietanti sulla vicenda. Ed è il contenuto della chat che è emerso dall’analisi delle conversazioni telefoniche fra la madre Alessia Pifferi e un uomo di 56 anni di Cenate Sopra che è indagato per corruzione di minorenne, emerge l’ipotesi di abusi sessuali sulla bimba. Il contenuto delle chat tra la donna e l’uomo di Cenate è riportato nel decreto di perquisizione firmato dai pm Francesco De Tommasi e Rosaria Stagnaro. Nello scambio di messaggi tra la mamma 37enne e l’uomo di 56 anni che la attendeva a Bergamo per trascorrere qualche giorno insieme si legge: “Te la senti di stare con me e Diana? … O vuoi che porto Diana dalla babysitter? … Dimmi tu”,…
Carol e il corpo fatto a pezzi e ritrovato nei boschi di Paline: respinta la richiesta di rito abbreviato
Nella prima udienza del processo a suo carico è rimasto in assoluto silenzio Davide Fontana, il 43enne accusato dell’omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dalla premeditazione di Carol Maltesi, la 26enne uccisa in un appartamento di Rescaldina, nel Milanese, prima di essere fatta a pezzi, congelata e gettata in alcuni sacchi in un dirupo a Paline di Borno, al confine tra le province di Brescia e Bergamo. Lunedì 24 ottobre in corte d’Assise a Busto Arsizio sono state depositate le liste dei testimoni, tra le quali figura anche l’ex moglie del bancario e food blogger: la donna, chiamata a testimoniare dal pubblico ministero, potrebbe però rifiutarsi di deporre per via della “Facoltà di astensione dei prossimi congiunti” contemplata dall’articolo 199 del Codice di procedura penale e che si applica anche ai coniugi separati….
Laura Ziliani: prima udienza, le figlia a testa bassa, la testimonianza della mamma di Laura: “Troppo attaccate ai soldi”
Testa bassa e la richiesta di non essere riprese. E’ iniziata così la prima udienza del processo a carico delle sorelle Paola e Silvia Zani e Mirto Milani, fidanzato di Paola, la sorella maggiore. I tre sono accusati dell’omicidio di Laura Ziliani, madre delle due imputate, e dell’occultamento del cadavere della donna, ex vigilessa di Temù, nel Bresciano, uccisa nella notte tra il 7 e l’8 maggio 2021. La donna è stata prima stordita con benzodiazepine e poi strangolata. I tre imputati hanno confessato dopo la chiusura delle indagini. La difesa ha chiesto una perizia psichiatrica all’esito del dibattimento. Soltanto dopo mesi di indagini gli inquirenti erano riusciti ad arrivare ai tre presunti colpevoli, che all’inizio avevano inscenato la parte dei familiari preoccupati, lanciando appelli anche in televisione affinché venisse rintracciata Laura Ziliani, data per scomparsa fino al ritrovamento del cadavere…
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