INCHIESTA – Paese che vai, gente che trovi (o non trovi più). Abitanti, tutti i numeri Comune per Comune del primo ventennio del 2000 Esplode la pianura piange la montagna e i Comuni lillipuziani

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Tutti giù per terra. Esplodono in popolazione i Comuni della bassa. Terno d’Isola passa da 4.995 a 8.062 e in percentuale è il record provinciale. Ma anche Boltiere (da 4.181 a 6.176), Bolgare (da 4.200 a 6.309), Bonate Sopra (da 6.238 a 10.085), Comun Nuovo da 2.908 a 4.419), Carobbio degli Angeli (da 3.4ì317 a 4.738). Cavernago che pur partendo dal basso aumenta in percentuale oltre il 50% (da 1.667 a 2.639), Credaro (da 2.297 a 3.497) e perfino il piccolo Grone (da 730 a 912). Ma se scorrete l’elenco troverete altri aumenti vistosi in questi dieci anni e generalmente appunto in pianura o al massimo in collina.

La montagna piange. Non tutta. Anche qui ci sono eccezioni che andrebbero “studiate”, magari per frenare l’emorragia altrui. Songavazzo passa da 616 a 722, Rota Imagna da 856 a 914, Roncola da 634 a 767, Moio de’ Calvi da 195 a 205, Cornalba da 287 a 300, Brumano da 918 a 1.065. Magari piccoli aumenti ma significavi rispetto al calo generale dei paesi di montagna.

E poi c’è l’aspetto dei Comuni lillipuziani che sembrano andare verso l’estinzione naturale, tenuti in vita con accanimento legislativo terapeutico: Blello è passato da 94 a 75 residenti, Piazzolo da 99 a 88, Valleve da 158 a 134, Ornica da 210 a 148, Oltressenda Alta da 194 a 148, Averara da 202 a 181, Mezzoldo da 222 a 161, Foppolo da 208 a 186, Vedeseta da 263 a 207, Valnegra da 230 a 212, e tanti altri piccolissimi Comuni, magari estesi territorialmente ma praticamente deserti.

….Una provincia che cresce, la montagna che si spopola, la collina che fatica, la pianura che aumenta, ecco i numeri del primo ventennio degli anni 2000 (un lavoro certosino di percentuali, ricerche e confronti grazie al lavoro che abbiamo fatto insieme a Pier Angelo Zanni e Sabrina Pedersoli) divisi paese per paese. Terno d’Isola ha più che raddoppiato gli abitanti, così come Cavernago, + 55% in 20 anni, ma anche Credaro, Carobbio, Comun Nuovo hanno aumentato di tantissimo la popolazione.

Fuga dalla montagna invece per Cusio che è a -25% in 20 anni, Azzone -21%, Piazzatorre -20%, Mezzoldo perde quasi il 30%, Ornica il 32%, Oltressenda il 25%, Fonteno sfiora il 16%. In controtendenza, per quel che riguarda la montagna, Aviatico che aumenta del 15% in 20 anni. Uno spartiacque tra il primo e il secondo decennio: sino al 2011 l’aumento vertiginoso di molte zone era dovuto al fatto che la crisi non aveva ancora prodotto effetti collaterali, almeno sino al 2008, e quindi c’era molta immigrazione e tanta richiesta di forza lavoro anche da paesi fuori dall’Europa.

Poi la crisi, la brusca frenata dell’economia, prima il calo e poi l’assestamento, che però nei paesi di montagna non c’è stato e il crollo di residenti continua imperterrito, favorito anche da una brusca frenata delle nascite dell’ultimo decennio. Insomma, in complesso la popolazione in bergamasca è aumentata, molte le famiglie che arrivano da fuori Bergamo, ma la distribuzione sul territorio è cambiata tantissimo, alcuni paesi sono raddoppiati, altri quasi spariti. E siamo solo al primo ventennio….

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