Inizio anno, tempo di dati e di numeri. E alcuni sono davvero impietosi, soprattutto per quel che riguarda l’anagrafe. Sono stati resi noti nei giorni scorsi dalla CGIL e dallo SPI-CGIL di Bergamo alcuni indicatori demografici locali. Trovate in questa pagina le tabelle riassuntive con la comparazione di alcuni degli indicatori e dell’indice di vecchiaia. “A balzare in primo luogo agli occhi è il fenomeno della denatalità che non accenna a diminuire: ogni anno che passa si fanno meno figli e le compensazioni con i saldi migratori non reggono il passo”, dichiarano Augusta Passera, segretaria generale dello SPI-CGIL provinciale, e Marco Toscano che guida la CGIL di Bergamo. “Ciò significa anche che si sta andando verso un sostanziale restringimento dei nuclei familiari e un incremento significativo delle famiglie unipersonali. Colpiscono dati come quello dell’ambito di Bergamo, dove il tasso di famiglie composte da una sola persona è al 43,7% (in città siamo al 46,2) oppure della valle Brembana (38,8%) o dell’alta valle Seriana (38,9%).
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