INCHIESTA – Valli in apnea, sempre più giovani che se ne vanno, sempre meno gente che arriva. In Val di Scalve -6.25% nei prossimi 10 anni

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La Val Brembana annaspa. La Val di Scalve non sta certo meglio. La parola ‘spopolamento’ continua a rimbombare come un mantra. La Val Brembana è scesa sotto la soglia dei 40mila abitanti, nel 2001 erano 43.500 abitanti. Insomma, come fosse sparito un intero paese e di dimensioni notevoli. Il tasso di natalità è molto basso, soprattutto in Alta Val Brembana dove su venti Comuni ben nove (più uno in Valle Taleggio, cioè Vedeseta) non hanno registrato nessuna nascita durante il 2022.  Si tratta di Cassiglio, Cusio, Foppolo, Moio de’ Calvi, Mezzoldo, Piazzolo, Ornica, Santa Brigida e Valleve. Dando uno sguardo più specifico all’alto Brembo, i residenti complessivi si sono fermati a 6.499, con un calo di 500 negli ultimi anni. A spopolarsi non sono solo i borghi montani ma anche i cittadini più a valle come a San Giovanni Bianco, San Pellegrino e perfino Zogno, definito il “capoluogo” della valle, che fino a qualche anno fa contavano un bacino di residenza ben superiore alle cinquemila anime mentre ora la media è di 4.600 abitanti.

I motivi sono sempre quelli: mancano i servizi essenziali, dall’indebolimento dell’ospedale di San Giovanni Bianco alle criticità viabilistiche e infrastrutturali. Sempre meno abitanti e sempre più anziani.

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