Donne in politica, donne in carriera, donne disposte a tutto, donne con la schiena dritta, donne “in posizione orizzontale” (come la Santanché disse che Berlusconi le concepiva), donne che piangono, donne che si emozionano, donne di ferro, donne… con gli attributi, come le defniamo quando somigliano ai maschi (e non è un complimento) in quanto le concepiamo all’altezza solo quando sono alla… nostra (di maschi). Donne che si perdono in un bicchier d’acqua, donne che invitate ad andarsene non si muovono, donne “che sono sedute sulla loro fortuna”, come ha scritto un insospettabile e serioso giornalista, donne che votano solo da 65 anni, donne che non ce la fanno più, donne che partoriscono nel dolore, donne che morirebbero e muoiono per salvare i fgli, donne “che se la cercano”, donne che “fanno il più antico mestiere del mondo”, donne “sante donne”, donne che “in ecclesia mulieres taceant” (stiano zitte sulle cose di chiesa), donne che tirano la carretta, donne che salvano la baracca, donne che non vogliono le quote rosa, donne che le pretendono, donne che fanno le badanti, donne che badano alla casa, donne tutte casa e chiesa, donne perdute. “Donne, du du du, in cerca di guai, donne al telefono che non suona mai. Donne du du du in mezzo a una via, donne allo sbando senza compagnia Negli occhi hanno dei consigli e tanta voglia di avventure e se han fatto molti sbagli sono piene di paure. Le vedi camminare insieme nella pioggia o sotto il sole dentro pomeriggi opachi senza gioia né dolore. Donne du du du pianeti dispersi, per tutti gli uomini così diversi. Donne du du du amiche di sempre, donne alla moda donne contro corrente. Negli occhi hanno gli areoplani per volare ad alta quota dove si respira l’aria e la vita non è vuota. Le vedi camminare insieme nella pioggia o sotto il sole dentro pomeriggi opachi senza gioia né dolore” (Zucchero). E poi donne sindaco, efficienti, concrete, pragmatiche, pazienti, intelligenti. Raccontiamo due donne sull’orlo di una crisi… amministrativa. Due donne sindaco dei due Comuni più grossi del lago. Due donne di centro destra che si sono messe contro i partiti di centro destra per difendere o credendo di difendere le loro idee. Due donne al centro di una bufera che coinvolge partiti e le rispettive (Pdl e Lega) segreterie provinciali. Due donne che si chiamano Lorena e Laura. Due donne che hanno diviso ma anche unito Costa Volpino e Villongo, i due Comuni agli antipodi del lago. Due donne che però non mollano. Proprio perché sono donne. Anche perché sono donne.
LE (penultime?) PAROLE FAMOSE
Laura Cavalieri e Piero Martinelli. Un rapporto forte, talmente forte che quando si è rotto ha sconquassato tutto, e il rumore della rottura si sta ancora facendo sentire. Una rottura che a differenza di quanto ripetono i vari protagonisti della scena politica e amministrativa di Costa Volpino nasconde lati oscuri. Basta leggere le dichiarazioni di Laura Cavalieri su Piero Martinelli negli ultimi mesi. Un cambio totale e repentino che lascia un’aurea di mistero (sui perché del divorzio). 24 settembre 2010. Domanda. I tuoi ‘nemici’ dicono che sei nelle mani di Piero Martinelli, i tuoi estimatori dicono che sei tu che porti i pantaloni. E tu cosa dici? “Non sono nelle mani di nessuno e non stringo niente tra le mani. Ho avuto la fortuna di scambiare quotidianamente con Piero Martinelli le nostre opinioni, le nostre azioni e le nostre decisioni. Il nostro rapporto è caratterizzato proprio da questo. uno scambio di pareri, mai uno scambio di ruoli. Assessori e Consiglieri sono testimoni di questo rapporto che si è rivelato costruttivo per tutti. Nemici, amici o semplici conoscenti parlano ‘per sentito dire’ ed io li lascio fare”. 28 maggio 2010 (pag. 26). Domanda. Piero Martinelli, presenza ingombrante o punto di riferimento? “Piero Martinelli è una persona che stimo e a cui voglio bene. Lo ammiro per le sue doti innate, come la capacità di intuizione, più unica che rara, per la precisione che mette in tutte le cose che fa, per l’attenzione che ha sempre verso i più deboli… il suo carattere e la sua presenza sono state impegnative per me tanto quanto il mio carattere e la mia presenza sono state impegnative per lui. Anzi forse è stato più diffcile per lui…”. 28 gennaio 2011 (pag. 27): “E’ meglio che non dica quello che penso di Piero Martinelli. Non voto a Costa Volpino ma se dovessi votare sono soltanto certa di chi non voterei e cioè per Piero Martinelli. Sono stata schifata da lui, ho avuto l’urto del vomito, mi sono resa conto di aver lavorato per tanto tempo con l’illusione di avere collaboratori che si sono rivelati come non avrei mai voluto fossero, e io con la mia coscienza e sensibilità ho detto basta”