IL PAGELLONE dei nostri sindaci 2013
BOSSICO
Marinella Cocchetti voto 8 Bossico-Ceratello portata a casa dopo anni di tira e molla. Lei non ha mai mollato. Centro storico nel corso dei due mandati rifatto, pineta sistemata e Bossico pronto a far la sua parte ancora una volta nel settore turistico, uno degli ultimi baluardi della provincia a far registrare ancora tanti turisti in tutte le stagioni. Lei intanto pensa ad altri progetti, uno su tutti il Borgo Diffuso, versione ampliata dell’Albergo Diffuso che in questo periodo va per la maggiore.
CASTRO Mario Gualeni voto 6- Un anno in sordina e ultimi mesi da sindaco per Mario Gualeni che ha già annunciato l’addio. Qualche scaramuccia in maggioranza, accusato di essere un po’ troppo accentratore e adesso il pasticcio della Tares, la nuova tassa sui riifuti con bollette fino a 15.000 euro per una pizzeria e che ha mandato su tutte le furie i commercianti del paese. Ma lui non indietreggia e va avanti a muso duro. Arnold Schwarzenegger
COSTA VOLPINO Mauro Bonomelli voto 7 Il centro storico di Corti è stato fatto. Via Macallè è sbloccata. Il no al centro commerciale è ufficiale e dopo il giro di boa dei due anni e mezzo da sindaco Bonomelli mostra i muscoli e se la prende senza troppi complimenti con la precedente amministrazione per il pasticciaccio della scuola materna che costa al Comune la bellezza di 370.000 euro per accordi bonari con privati mai sistemati. E intanto Bonomelli comincia anche a prendere posizione sullo scacchiere politico e non perde occasione per sponsorizzare Matteo Renzi. Kennedyano.
FONTENO Alessandro Bigoni voto 6,5 Pavimentata la piazza del paese, restyling a quella di San Carlo e poi ordinaria amministrazione. Chiusura in scioltezza e tranquillità per il secondo mandato di Alessandro Bigoni a Fonteno. Serafco
LOVERE Giovanni Guizzetti voto 7 Lungolago di Piazzale Marconi completato, centro storico che comincia a respirare, restauro Torre Civica e riapertura che sta portando gente. Sito archeologico che prosegue così come i lavori alla Basilica di Santa Maria. Scalinata medievale Ratto che viene sistemata e nuovo lungolago Divisione Acqui che prende forma in queste settimane. Insomma, Lovere si muove, manca ancora il nodo parcheggi in piazzale Bonomelli, mai risolto. Amletico.
PIANICO Clara Sigorini voto 7 Sei mesi da sindaco e fa partire la Spesa della Solidarietà per aiutare le famiglie in crisi. Ogni mattina in Comune e pomeriggio nella sua ditta, Clara Sigorini eletta un po’ a sorpresa non si è fatta intimidire e ha messo subito le cose in chiaro. Anche sulla piazza, giudicata dal neo sindaco uno spreco di risorse. Calamity Jane.
RIVA DI SOLTO Norma Polini voto 8 Lavori in corso alla Piazza Rossa, per il resto ordinaria amministrazione, anche perché era diffcile fare di più, Riva è ormai un gioiellino e gran parte del merito è dei due mandati a sindaco di Norma Polini che adesso può godersi il meritato riposo.
Angela Merkel ROGNO Dario Colossi voto 5 + Dopo il fuggi fuggi di consiglieri nel suo gruppo di maggioranza gli capita tra capo e collo la questione Moschea e… Colossi si defla. Come Ponzio Pilato se ne lava le mani e non si fa trovare dai musulmani che tampinano il Comune. Come se non bastasse si scontra anche con la vicina Comunità Montana della Valcamonica e con enti sovraccomunali, mentre sul fronte Alto Sebino si defla. Insomma un anno diffcile e fra pochi mesi si torna al voto.
Ponzio Pilato
. SOLTO COLLINA Maurizio Esti voto 5 Alza la voce. Poi l’abbassa. Poi la perde. Vuole pacificare il paese ma prima deve pacifcare sè stesso. Solto Collina rimane agli onori (?) della cronaca per polemiche e figuracce (quella coi vigili di Lovere è emblematica). Solto Collina rimane sugli scudi grazie alle iniziative della biblioteca e al vulcanico Walter Spelgatti (che era però nell’altra lista). Per il resto non pervenuto. E intanto la fguraccia del ‘Lei non sa chi sono io’.
Totò SOVERE Francesco Filippini voto 7+ Sistema il dissesto ormai decennale di Via Bottaini mettendo in sicurezza tutta la zona. Sceglie un nuovo consiglio di amministrazione per la tanto chiacchierata Casa di Riposo e chiude l’anno con qualche polemica dei commercianti per la Tares ma la tassa a Sovere è nella media rispetto agli altri paesi. Lui intanto fa da collante con associazioni e manifestazioni, dalla Giunta serve in Tavola alla festa dello Sport. Piacione
CLUSONE Paolo Olini voto 5- Non è colpa sua se si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Clusone avrebbe bisogno di un ripensamento sul suo ruolo di capitale dei servizi. Un pensatoio non si improvvisa, soprattutto se si vive alla giornata. Non solo l’Asilo è in alto mare, non solo si è perso il Tribunale, i negozi chiudono in centro storico, il polo scolastico perde “indirizzi” e va in crisi, ma la città perde appeal turistico, chiudono gli alberghi e le manifestazioni languono. E per tutta risposta c’è il progetto di un boulevard, che poi sarebbe Viale Gusmini. E questo al netto della vicenda grottesca del chiostro Angelo Maj che si rinuncia a comprare nonostante l’impegno formale per farlo. S. Sebastiano.
ARDESIO Alberto Bigoni voto 8 Prende, briga, fa, porta a casa risultati. Alza la voce quando c’è da alzarla, anche con la Comunità Montana e prende in mano la questione Unione dei Comuni e la porta a casa come promesso entro fne anno. In paese opere pubbliche e mostra i muscoli sulla vicenda decennale Valcanale dove per anni nessuno ha … visto una discarica di moquette. La Lega che ha governato per anni diventa piccola piccola, nonostante il suo rappresentate sia niente di meno che Yvan Caccia presidente del parco delle Orobie
CASTIONE Mauro Pezzoli voto 6- Ha il grande merito di non scomporsi davanti alle difficoltà e agli attacchi più o meno concentrici che gli arrivano non solo dalle minoranze. Anno difficile in attesa che il PGT produca qualche effetto. La Monti del Sole è un fop, il polo scolastico un sogno, la piazzola ecologica un’impuntatura. E si aspetta il progetto per l’ex Dalmine, vero crocevia del futuro castionese (a seconda delle scelte). Ha il tesoretto ma non ha ancora deciso come spenderlo. Come il promesso rilancio turistico che finora ha solo prodotto cancellazioni di manifestazioni (mercatini, luminarie e pattinaggio). Temporeggiatore.
CERETE Adriana Ranza voto 4- Riesce nell’impresa di isolare da tutti il proprio comune, lisciando il pelo del campanilismo. Ha una botta di fortuna che facciano la proroga sull’accorpamento dei servizi dei Comuni, altrimenti dovrebbe mendicare la carità. Lei inventa un referendum, fa assemblee (semideserte) dando l’immagine di un paese che sotto la cenere cova voglie di rivalse. Apre contenziosi e vertenze in Tribunale (pende la minaccia di un risarcimento cospicuo per il Pestone). Con il suo visino d’angelo (si fa per dire) riesce a far credere che la colpa sia sempre dei colleghi sindaci che minaccerebbero l’annessione del “suo” territorio. Rinforza il suo ruolo di Regina di picche.
FINO DEL MONTE Matteo Oprandi voto 5 Un sindaco afono, senza voce, che cerca di arrivare a fine mandato senza lode e senza colpa. Così dopo aver avallato la possibilità di una fusione a due (FinoRovetta) prima ostacola e poi aderisce al progetto di fusione a 4 quando viene a sapere che anche la minoranza è d’accordo, allora, non correndo pericoli, accetta il futuro sposalizio, sperando di essere ancora lui a traghettare nei prossimi due anni scarsi il suo Comune dentro un “condominio” nuovo fiammante, quello del Comune dell’Altopiano. Di lui non si hanno altri segnali. Fantasma.
GANDELLINO Tobia Sighillini voto 7 Il sindaco della galleria dei Tezzi, la “talpa” buca o non buca, si ferma e riparte, il fato sul collo, ma il problema va verso la soluzione anche con la… nitro. Lui comunque la risolve. Gandellino riesce sempre ad avere sindaci incisivi e già questa è una notizia. Si impunta un po’ sull’idea dell’Unione dell’Asta del Serio (Alta) preferendo la Comunità Montana poi si adegua.
Talpa GORNO Valter Quistini voto 6 Non è facile essere primi cittadini di un paese che è stato nella bufera mediatica non per le sue bellezze e la sua storia (che prosegue caparbiamente nelle feste e negli itinerari minerari) ma per fatti di cronaca che riesumano (è il caso) fatti lontani (caso Yara). Quistini tiene la schiena dritta (c’è chi dice fin troppo). Il peggio è passato, Gorno può tornare a respirare aria sana.
GROMO Ornella Pasini voto 6.5 Sempre attiva con l’obiettivo di mantenere a Gromo il titolo tra i Borghi più belli d’Italia e la Bandiera Arancione. Aderisce senza problemi all’Unione dell’Asta del Serio (Alta). Una “maestra” anche nell’amministrare tenendo bassi i toni. Più alla sostanza che all’apparire. Senza fretta. Fondista OLTRESSENDA ALTA Michele Vanoncini voto 7 Fa le nozze con i fchi secchi. Cerca disperatamente di rilanciare un turismo sostenibile, sentieri e cartellonistica.
ONETA Cesarina Bendotti voto 6.5 Su in alto dove si sta tra confini di valle al punto di dubitare della propria identità la dottoressa non sta ferma. Non ama le ribalte e i ribaltoni, per questo non appare molto. Ma il suo paese è un piccolo gioiello. Medico curante.
ONORE Gianpiero Schiavi voto 7 Lo splendido isolamento di Onore sta per finire. Dopo aver tentennato per qualche tempo, visto come si erano mossi i suoi colleghi, ha aderito al progetto di fusione a 4 dei Comuni dell’Altopiano, nell’evidenza che Onore avrebbe comunque dovuto chiedere l’accorpamento dei servizi ad altri Comuni, avendo scartato un ritorno alla fusione del 1927 con Castione. Ha preferito scegliere di giocare la carta del grande Comune. Il presepe vivente di Onore entrerà quindi nel progetto unitario. Temporeggiatore.
PARRE Francesco Ferrari voto 6 Non che abbia fatto sfracelli. Ma sul finire della sua amministrazione sembra essersi quasi defilato volontariamente. Non ha partecipato agli incontri con gli altri Comuni della zona per l’accentramento dei servizi, isolando Parre. Lo salva la proroga della scadenza di legge, così manda la palla al suo successore. Inaugura il parco archeologico ma sembra estraneo alle iniziative culturali del paese e anche a quelle parrocchiali. Probabilmente impegnato a cercare il
Pietro Visini voto 7 Ha realizzato tutto il programma annunciato e questo è già un successo da sbandierare. Farà anche qualcosa di più. Forte di competenze specifiche con la centralina idroelettrica potrà finanziare altre opere. Manager
PONTE NOSSA Stefano Mazzoleni voto 7 Il giovane sindaco reggente sembrava destinato a traghettare semplicemente la sua Giunta verso le elezioni dopo l’abbandono del sindaco Angelo capelli. Invece ha rilanciato, accelerato e ha dato un’immagine di effcienza presa in considerazione dai colleghi della zona. Sorpresa
ROVETTA Stefano Savoldelli voto 8 Il giovane sindaco di Rovetta è la rivelazione del quinquennio. Poteva starsene comodamente a gestire il suo territorio (è riuscito a varare un PGT praticamente condiviso da tutti) e invece si è fatto promotore di una strategia territoriale che, dopo il tentativo (bloccato da Fino) di fusione a due (Rovetta-Fino) si è allargata per una fusione a 4 (Songavazzo, Onore, Fino e Rovetta) che ha commissionato il progetto che avrà il suo percorso nei prossimi mesi. Rovetta era l’unico Comune che poteva stare a guardare. E’ diventata capitale dell’Altopiano. Stefano Magno
Emilio Rota voto 6 Un’amministrazione di basso profilo, però riesce nell’impresa di portare a termine il Centro Diurno ed è già un successo. Aderisce alla ricerca di un’intesa con i vicini di… casa per i servizi comunali. Poco altro.
SONGAVAZZO Giuliano Covelli voto 7.5 E’ il sindaco che, di fronte al fallimento della fusione tra Rovetta e Fino, ha sbloccato la situazione, proponendosi come alleato di Rovetta, facendo capire alla sua popolazione che la futura fusione non toglierà nulla al paese. La sua mossa ha convinto anche Onore e Fino a uscire dall’incertezza. E la minoranza lo ha sostenuto. La sua amministrazione ha riscosso consenso. Si riproporrà per traghettare (lista unica?) il suo Comune verso il grande comune dell’Altopiano. Pragmatico
VALBONDIONE Benvenuto Morandi voto 3 (voto alla memoria). Grande amministratore fino a che si è scoperchiato il pentolone. Stratega di indubbie capacità è inciampato su metodi sbrigativi di finanziamento e ricapitalizzazione della STL. Anche la scelta del neo assessore al bilancio è stata un boomerang. E poi, con grave ritardo, le dimissioni quasi forzate, quando le hanno date i suoi ed era praticamente solo. La solitudine degli ex numeri primi
VALGOGLIO Eli Pedretti voto 6.5 Come sindaco meriterebbe addirittura un voto pieno, Valgoglio è stato rilanciato nei servizi, ha avuto punte di merito nella cultura, ha rilanciato rapporti e trattative con l’Enel chiedendo non soldi ma opere di bene (posti di lavoro). Ma essendo anche presidente della Comunità Montana ha opposto resistenza fin che ha potuto alle nascenti Unioni dell’Asta del Serio. Poi ha ceduto all’evidenza che la Comunità Montana è un ente praticamente in liquidazione. Ultimo dei Mohicani
VILLA D’OGNA Angela Bellini voto 7 Ha preso in mano il Comune dopo il ventennio bosatelliano. E ha passato la sua prima estate a fare i conti della serva, cercando di far quadrare un bilancio che faceva acqua da tutte le parti. E’ riuscita nell’impresa di riscuotere crediti ormai cronici per salvarsi dallo sforamento del Patto di Stabilità. Sta riconducendo, faticosamente, Villa d’Ogna a una normalità (la serenità è ancora un bersaglio da centrare) amministrativa che consenta di programmare senza animosità ma con il decisionismo guerriero ma sorridente (un ossimoro che solo il genere femminile sa attuare) delle donne. S. Giovanna d’Arco
MEDIA VALLE SERIANA
COLZATE Adriana Dentella voto 6 Normale amministrazione e nessun sussulto particolare. Dentella brilla soprattutto nel campo giovani e servizi sociali, badando soprattutto a coinvolgere i ragazzi e a tenere unito il paese. Paese un po’ fermo sul fronte opere pubbliche, adesso si aspetta la messa in sicurezza della famigerata strada che porta a Bondo, ma tutto è rimandato al 2014. M
LEFFE Giuseppe Carrara voto 6,5 Eppur si muove. La tanto tartassata Leffe, sul fronte economico, simbolo di una crisi del tessile che ha messo in ginocchio tutta la valle, manda qualche segnale di vita. Merito anche del sindaco che periodicamente incontra gli imprenditori e cerca soluzioni per riconvertire alcune realtà industriali che altrimenti non avrebbero più sbocco. Carrara che non si è fatto trascinare dalle polemiche dell’ex parroco che aveva chiuso l’oratorio in polemica con una realtà sportiva del paese. Ne è stato fuori e ha mediato. Risorto. Lazzaro
VERTOVA Riccardo Cagnoni voto 8 ‘Parole, opere e…nessuna omissione per Riccardo Cagnoni che anche in un anno come il 2013 dove il patto di stabilità, cioè il divieto di spendere soldi anche se si hanno, l’ha fatta da padrone è riuscito a fare opere da milioni di euro. Un maestro dei numeri (mica per niente fa il commercialista) ma anche delle convenzioni. In una sorta di do ut des è riuscito tramite piani di lottizzazioni e piani integrati concessi a privati a farsi dare in cambio opere pubbliche per il paese. Tenace FIORANO Clara Poli voto 8 Fiorano fa scudo e fa squadra. Lavori a go go su tutti i fronti, il parco della Boschina che torna e a vivere, illuminazione a led in tutto il paese, finanziamenti a fondo perduto pescati in un momento difficile come questo. E tante altre piccole, ma neanche tanto, cose che cambiano in meglio il paese: dalla casetta dell’acqua in piazza che distribuisce acqua ai cittadini al Palio delle Contrade che ha coinvolto tutto il paese. E un occhio di riguardo ai servizi sociali, cavallo di battaglia di Clara Poli che è anche assessore in questo settore in Comunità Montana.
Affidabile PEIA Santo Marinoni voto 8 Si potrà dire che è un accentratore, ed è vero, ma i risultati si vedono. Non è il sindaco ufficiale ma è il sindaco quando c’è da prendere qualsiasi decisione, e anche quest’anno riesce nell’impresa di portare a casa soldi e opere pubbliche, con piani di lottizzazione e piani integrati. Peia si mantiene un’isola felice almeno sul fronte urbanistico e Santo Marinoni non si ferma e dopo quasi un ventennio al …potere è pronto per una nuova ricandidatura, questa volta a sindaco. Caterpillar
GANDINO Elio Castelli voto 5,5 La questione indennità a lui e al suo gruppo ‘scoperta’ con una delibera di giunta redatta un anno dopo che il gruppo percepiva già i compensi ha provocato un polverone. Manifesti e accuse tra maggioranza e minoranza. Poi la vicenda del ‘Gratta e Sosta’ con il pagamento dei parcheggi per andare al Monte Farno e nelle montagne di Gandino che non è andata giù a gran parte del paese. E in minoranza una pellaccia dura come Pierina Bonomi. Insomma, un anno difficile per Castelli che rispetto al 2013 perde colpi. Gambero
CASNIGO Giacomo Aiazzi voto 5,5 Primi sei mesi un po’ in salita per il nuovo sindaco di Casnigo. Sostenuto anche dall’istrionico ex sindaco Giuseppe Imberti che però dopo pochi giorni si è chiamato fuopolemicamente accusando l’attuale sindaco di aver affdato ruoli a suoi ex avversari. E dopo poche settimane si è dimesso anche un assessore, il più giovane, quello che era stato identifcato come il rinnovamento e al suo posto Aiazzi ha nominato Luca Ruggeri, in passato già sindaco e non proprio in buoni rapporti con Imberti. Confuso
GAZZANIGA Guido Valoti voto 6- Senza infamia e senza lode. Un anno tranquillo ma senza l’acuto che era stato annunciato. La nuova piazza sulla carta è pronta ma i lavori non sono ancora partiti. Per il resto la questione Casa di Riposo risucchiata dalla Curia ha lasciato il segno tra malumori e proteste. Sul fronte opere pubbliche è tutto fermo o quasi. Il patto di stabilità incide ma anche gli altri Comuni ce l’hanno e qualcosa
CAZZANO Manuela Vian voto 6,5 Dopo un 2013 in difficoltà rimonta sfornando un anno dove l’accordo tra la parrocchia e il Comune per il mega e funzionale nuovo oratorio prende forma. Lavori che procedono a ritmo spedito e manutenzione del paese che tiene botta. Vian che usufruisce anche del fatto di avere in giunta un senatore, Nunziante Consiglio quando c’è da presentare qualche progetto o cercare finanziamenti a fondo perduto è sempre alla finestra. Conciliante CENE Cesare Maffeis voto 7,5. Il sindaco dottore si appresta a chiudere in bellezza il suo primo quinquennio, conquistando ovunque consensi e apprezzamenti. Disponibile, concreto e attento alle esigenze dei suoi cittadini sa leggere e prevedere il futuro meglio dei suoi colleghi sindaci, immaginando una fusione tra i comuni della Media Valle Seriana. Inarrestabile come il romano Giulio Cesare, Maffeis sa trovare la medicina giusta (non per niente è un medico) per curare i mali della valle, sapendo guardare ben al di là del proprio campanile. Super Saiyan
BASSA VALLE
CAZZANO Manuela Vian voto 6,5 Dopo un 2013 in diffcoltà rimonta sfornando un anno dove l’accordo tra la parrocchia e il Comune per il mega e funzionale nuovo oratorio prende forma. Lavori che procedono a ritmo spedito e manutenzione del paese che tiene botta. Vian che usufruisce anche del fatto di avere in giunta un senatore, Nunziante Consiglio quando c’è da presentare qualche progetto o cercare fnanziamenti a fondo perduto è sempre alla finestra. Conciliante CENE Cesare Maffeis voto 7,5. Il sindaco dottore si appresta a chiudere in bellezza il suo primo quinquennio, conquistando ovunque consensi e apprezzamenti. Disponibile, concreto e attento alle esigenze dei suoi cittadini sa leggere e prevedere il futuro meglio dei suoi colleghi sindaci, immaginando una fusione tra i comuni della Media Valle Seriana. Inarrestabile come il romano Giulio Cesare, Maffeis sa trovare la medicina giusta (non per niente è un medico) per curare i mali della valle, sapendo guardare ben al di là del proprio campanile. Super Saiyan
NEMBRO Claudio Cancelli voto 6- Il sindaco vola, ma solo rasoterra, senza raggiungere quelle altezze che tutti si aspettavano. Risoluto e ben determinato nell’andare avanti per la sua strada, il successore di Cavagnis è comunque abile nel tessere relazioni con le parrocchie, i gruppi e le associazioni nembresi, cercando di evitare gli scontri frontali. Il piano per il traffico che realizzerà nei prossimi mesi sarà un banco di prova importante che lo porterà a relazionarsi e probabilmente a scontrarsi con una parte dei commercianti e dei cittadini. Decisionista
PRADALUNGA Davide Parsani voto 6- . Per il lavoro fatto dalla sua amministrazione meriterebbe un 7, ma per i rapporti personali con gli ex alleati del PDL e con le minoranze il voto sarebbe 5. La media è un discreto 6 a cui aggiungiamo un meno che riflette una gestione efficiente ma troppo autoritaria e corrucciata. Memorabili le battaglie con l’amiconemico Fiammarelli, poi defenestrato, la capacità di ascoltare e mediare non è nel Dna del borgomastro leghista. Podestà
RANICA Paola Magni voto 7 Lemme lemme la signora della Bassa Valle si appresta a lasciare, dopo molti anni, la vita politica, lasciando una ricca eredità ai suoi successori. Attenta alla cultura e alle questioni sociali sa dirigere il paese con mano ferma, da maestrina, sapendo anche, all’occorrenza dire quei no che danno fastidio, ma che, a volte, fanno crescere. Lascerà un vuoto non facilmente colmabile. Matriarca ADRARA S. MARTINO – Sergio Capoferri voto 7 Lavori, semafori, capannoni che crescono come funghi e la sua battaglia solitaria contro Uniacque. Un sindaco che non spreca una parola di troppo e va dove lo porta la sua caparbietà che lascia le minoranze in braghe di tela. Ducetto SCHILPARIO Gianmario Bendotti voto 7 La sua calma (apparente) non si è scomposta nemmeno per la vicenda del capannone dei Fondi. Ha amministrato il paese per dieci anni. Si dice un po’ stanco ma non rinuncia a cercare di dare continuità. E’ riuscito nell’impresa che gli riesce meglio, quella di conciliare gli opposti. Per questo anche il capo della minoranza praticamente gli ha sempre votato a favore (non per niente le attuali due minoranze lo hanno estromesso) e recuperando anche il rapporto un poco tormentato con Franco Spada. Mediatore
VILMINORE DI SCALVE Guido Giudici voto 7 Il sindaco di Vilminore smussa ogni angolo, la sua proverbiale “leggerezza” di amministratore che abbassa i toni con una battuta ha funzionato anche in valle. Da Presidente della Comunità Montana è riuscito ad accorpare tutti i servizi al “palazzaccio” di Vilminore, perfno quello più complesso dell’ufficio tecnico. E adesso aspetta di sapere i nomi dei suoi futuri colleghi (Schilpario e Colere cambiano di sicuro il sindaco) per valutare, aspettando la Regione, cosa fare, Unione Comuni, Comunità Montana, Comune unico? Uomo per tutte le stagioni ADRARA S. ROCCO
Alfredo Mossali voto 6 Il paese vive di luce rifessa dell’altra Adrara e si accoda nelle iniziative (e nei servizi come le scuole). Il suo paese sembra un piccolo presepe e lui sembra una di quelle statuine che corrono sui binari. S. Giuseppe
TORRE BOLDONE Claudio Sessa voto 5 Cosa si può dire di un sindaco partito con una maggioranza compatta (Lega-Pdl) e a termine con una maggioranza divisa addirittura in tre gruppi ognuno dei quali va per conto suo? Che sconfessa i suoi ormai pochissimi fedelissimi spingendoli a votare a favore della destituzione di un consigliere (di maggioranza) e astenendosi al momento del voto? Che vede i suoi 4 fedelissimi chiamarsi “Forza Italia” e lui si schiera con il Nuovo Centrodestra? Che sul PGT deve fare marcia indietro? Che cambia la Giunta ad ogni spirar di vento? Che sta predisponendo una sua lista per la prossima primavera ormai slegata da tutti e da tutto?
AZZONE Pierantonio Piccini voto 6- Proiettato sui grandi temi (che, sia chiaro, riguardano i piccoli Comuni) ha perso di vista le opere del paese, il senso della concretezza che gli azzonesi hanno sempre apprezzato. Annuncia comunque la sua ricandidatura senza temere la “corazzata” che gli stanno mandando contro (quella degli ex 5 sindaci). Sognatore
COLERE Franco Belingheri voto 7 Il suo cruccio (non confessato) è di non essere stato mai amato. Eppure a Colere ha dedicato venticinque anni (1970-1985 e 2004-2014) da sindaco divisi in due tempi sideralmente distanti. Ha avviato decenni fa lo sviluppo della stazione sciistica, nella seconda tornata se n’è un po’ disamorato. Ha rinunciato al mega progetto di Palacolere per realizzarlo (appalto a febbraio) più dimensionato.
ADRARA S. MARTINO – Sergio Capoferri voto 7 Lavori, semafori, capannoni che crescono come funghi e la sua battaglia solitaria contro Uniacque. Un sindaco che non spreca una parola di troppo e va dove lo porta la sua caparbietà che lascia le minoranze in braghe di tela. Ducetto SCHILPARIO Gianmario Bendotti voto 7 La sua calma (apparente) non si è scomposta nemmeno per la vicenda del capannone dei Fondi. Ha amministrato il paese per dieci anni. Si dice un po’ stanco ma non rinuncia a cercare di dare continuità. E’ riuscito nell’impresa che gli riesce meglio, quella di conciliare gli opposti. Per questo anche il capo della minoranza praticamente gli ha sempre votato a favore (non per niente le attuali due minoranze lo hanno estromesso) e recuperando anche il rapporto un poco tormentato con Franco Spada. Mediatore VILMINORE DI SCALVE Guido Giudici voto 7 Il sindaco di Vilminore smussa ogni angolo, la sua proverbiale “leggerezza” di amministratore che abbassa i toni con una battuta ha funzionato anche in valle. Da Presidente della Comunità Montana è riuscito ad accorpare tutti i servizi al “palazzaccio” di Vilminore, perfno quello più complesso dell’uffcio tecnico. E adesso aspetta di sapere i nomi dei suoi futuri colleghi (Schilpario e Colere cambiano di sicuro il sindaco) per valutare, aspettando la Regione, cosa fare, Unione Comuni, Comunità Montana, Comune unico? Uomo per tutte le stagioni ADRARA S. ROCCO Alfredo Mossali voto 6 Il paese vive di luce rifessa dell’altra Adrara e si accoda nelle iniziative (e nei servizi come le scuole). Il suo paese sembra un piccolo presepe e lui sembra una di quelle statuine che corrono sui binari. S. Giuseppe