la scommessa del calcio bergamasco

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    tutta Italia ha patteggiato 4 mesi di squalifica. E anche Mirko Poloni è di Trescore, cresciuto nel vivaio dell’Atalanta, e che ha giocato per tutti e tre i club orobici ha patteggiato due volte per il filone di Cremona e ha totalizzato 18 mesi di squalifica. Paolo Acerbis, portiere, per 8 anni all’Albinoleffe ha patteggiato due anni e sei mesi. Tomas Locatelli, Atalanta, due anni di squalifica Ruben Garlini, cresciuto nell’Atalanta, giocatore di Alzano e Albinoleffe ha preso 3 anni di squalifica. E nel secondo processo ha patteggiato 9 mesi Matteo Gritti, un anno all’Alzano e uno all’Albinoleffe, non era tesserato all’epoca e quindi non ha preso sospensioni ma a fine maggio 2012 è finito in carcere per 7 giorni più altri 8 ai domiciliari. Cristiano Doni, ex capitano dell’Atalanta, ex cuore della tifoseria, insomma, ex tutto, si è beccato 3 anni e mezzo grazie allo sconto in secondo grado Carlo Gervasoni, difensore Albinoleffe, 5 anni di squalifica E poi c’è la tempesta Albinoleffe nella vicenda delle inchieste Cremona-bis, dove l’Albinoleffe piazza il record di 12 coinvolti, unica squadra italiana. Patteggiarono: Joelson, Acerbis, Gervasoni, Kewullay Conteh, Francesco Ruopolo, Antonio Narciso, Dario Passoni e Marco Cellini mentre sono stati condannati Davide Caremi, Mattia Serafini, Roberto Colacone e Vincenzo Jacopino. Per l’Atalanta patteggiarono: Joelson, Doni, Conteh, Ruopolo, mentre Riccardo Fissore viene squalificato per 3 anni e 9 mesi, ridotti dal Tnas a 14 mesi. Nel terzo filone di indagini tocca agli ex atalantini Ferdinando Coppola, 4 mesi di stop, Andrea Masiello, patteggiò 26 mesi, e il tecnico Antonio Conte, 2 mesi di squalifica. Sia per l’Atalanta che per l’Albinoleffe vengono coinvolti Luigi Sala e Davide Bombardini. Il filone inchiesta di Napoli coinvolge altri tre bergamaschi, Passoni che ha patteggiato Il capo della cupola con base a Singapore avrebbe ottenuto ‘il controllo finanziario dell’intera società calcistica Albinoleffe’. Insomma, oltre al tessile, in Cina… si è trasferito anche il calcio seriano 33 GIOCATORI COINVOLTI NELLO SCANDALO SCOMMESSE

    Bergamo non sarà capitale della Cultura 2019 ma se non altro è capitale del calcio scommesse 2013. Si è chiuso con un primato non proprio di quelli da fregiarsi e sfregarsi le mani il 2013 bergamasco. Che ha sancito numeri da guinness dei primati per la pedata orobica. Ammontano a 33 gli ex calciatori e allenatori di Atalanta, Albino Leffe e Alzano coinvolti dal 2011 ad oggi nelle indagini sul calcio scommesse. E fatte le debite proporzioni sui numeri degli abitanti di città e provincia l’indice è altissimo, troppo alto. Le austere e silenziosa mura di Città Alta incassano (non i soldi delle scommesse) ma il brusio di voci che circolano tra quartieri e vicoli, senza alzare mai troppo la voce, che i bergamaschi abbassano la ‘crapa’ e lavorano sodo. Un po’ come i calciatori, che nel pieno solco orobico facevano… la doppia giornata, in campo a sudare a caldo e in ricevitoria a sudare …a freddo. Ecco la lista dei 33:

    Thomas Manfredini (che però ne è uscito pulito, nel 2011 condannato in primo grado a 3 anni e prosciolto in appello)

    Achille Coser (cresciuto nell’Albinoleffe per cui ha giocato) Nicola Ventola, Atalanta (colpevole in primo e secondo grado, oltre tre anni, per essere riabilitato dal Tnas)

    Nicola Ferrari, ex Albinoleffe (colpevoli in primo e secondo grado, oltre tre anni, per essere riabilito dal Tnas) Questi sopra sono quelli che ne sono usciti più o meno puliti. Ed ecco l’elenco degli altri 29, nove tesserati per l’Atalanta, nove per l’Albinoleffe, nove per entrambe le squadre,

     Silvio Giusti per l’Alzano (nel 2001) e Giuseppe Signori per il Leffe. Signori che detiene anche il poco onorevole record, di 5 anni di squalifica, la condanna più lunga per un bergamasco.

     Filippo Carobbio, cresciuto nell’Atalanta, poi all’Alzano e all’Albinoleffe ha chiesto e ottenuto ben tre patteggiamenti per un totale di 26 mesi di squalifica. Carobbio il grande pentito della valle Seriana, sino a qualche anno fa valle dell’oro non solo nel tessile, ma anche nel calcio, con Albinoleffe e Alzano a farla da padrone e a succhiare leadership alle grandi città del nord. Adesso la fine. Carobbio ha avuto l’onere e l’onore (?) di tirare in ballo per primo nientemeno che Antonio Conte (pure lui con un breve passato, ma da allenatore, nell’Atalanta e poi anche a Siena) per il pastrocchio Albinoleffe-Siena. Carobbio che sta scontando una squalifica sino al 31 luglio 2014. Ma c’è un’altra valle che è terra fertile per il calcio scommesse, la Val Cavallina, Bortolo Mutti, di Trescore, allenatore conosciuto in, Silvio Giusti condannato a 3 anni e 9 mesi e l’allenatore Andrea Agostinelli che ha preso un mese di stop. Il filone di Bari invece coinvolge con un nuovo patteggiamento Masiello e poi tocca a Corrado Colombo, cresciuto nell’Atalanta, che si becca 3 mesi di squalifica. E l’ultimo filone, quello delle scorse settimane coinvolge l’attaccante Davide Bombardini e Nicola Mingazzini, prima Atalanta e poi Albinoleffe. Bergamo ne esce con le ossa rotte. Ma se ne parla di malavoglia, qui si abbassa ‘la crapa’ e si va avanti, dove non si sa, il calcio annaspa e non solo l’Atalanta. Che finisce sotto i riflettori nazionali e oltre confine non per i risultati calcistici che ormai si sono livellati sul fronte medio-basso ma per quelle scommesse che portano o dovrebbero portare il binomio ‘adrenalina-soldi’. Secondo Repubblica che ha dedicato alla Bergamo delle scommesse una pagina allo stadio Kennedy di Albino i giocatori vendevano agli scommettitori asiatici anche le amichevoli. Secondo le testimonianze del maneggione singaporiano Wilson Ray Perumal, arrestato in Finlandia per incontri di calcio manipolati Eng Tan Seet, detto ‘Dan’ il capo della cupola con base a Singapore avrebbe ottenuto ‘il controllo finanziario, seppure in modo occulto, dell’intera società calcistica Albinoleffe”. Insomma, oltre al tessile, in Cina si è trasferito anche il calcio seriano.