Si è avvalsa della facoltà di non rispondere Monia Bortolotti, la 27enne accusata di infanticidio. L’interrogatorio della mamma di Pedrengo è avvenuto questa mattina, martedì 7 novembre, in una camera di sicurezza dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è stata trasferita dal carcere di Bergamo dopo l’arresto.
All’interrogatorio della mamma di Pedrengo erano presenti, oltre all’avvocato Luca Bosisio, il gip Federica Gaudino e la pm Maria Esposito. La donna, secondo le primissime informazioni, si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere e nemmeno avrebbe reso dichiarazioni spontanee. La 27enne dovrebbe restare sotto stretta osservazione in ospedale, dopo che in cella ha minacciato di volere commettere gesti autolesionisti.
La morte della sua prima figlia risale al 15 novembre 2021, quando la bambina aveva soltanto 4 mesi, mentre la morte del secondo figlio, di due mesi, risale al 25 ottobre 2022. L’attività d’indagine era iniziata il 25 ottobre 2022; la tenera età del bambino e le analogie con la precedente prematura morte della bambina avevano ingenerato nei Carabinieri forti sospetti circa le cause del decesso e proprio per quello l’Autorità Giudiziaria aveva disposto l’autopsia del corpicino.