INTERVENTO – PROGETTO COMPRENSORIO SCIISTICO – Le mie 8 ragioni per tenere Colere distinto da Lizzola

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Egr. Presidente CAI Clusone

e p.c.- Consiglieri Direttivo CAI Clusone e ARABERARA

OGGETTO: Progetto di Comprensorio sciistico Colere-Lizzola in fase di discussione.

Come iscritto al CAI Clusone e conoscitore delle zone interessate, voglio segnalare alcuni aspetti del progetto non sufficientemente approfonditi, data la scarsa informazione sul tema o l’informazione pilotata di parte.

In alcuni incontri pubblici (Valbondione e Colere) indetti dalle Amministrazioni locali con i rappresentanti della Società RSI che gestirebbe l’operazione (giugno – agosto 2024), si è cercato di convincere i paesi delle Valli sulla bontà e “necessità” del progetto. Progetto che è stato riportato su L’Eco di Bergamo e Araberara, come necessario per lo “sviluppo turistico e ripopolamento delle Valli”.

Tutti coloro che hanno sollevato dubbi ponendo domande motivate per avere risposte chiare e corrette (sia ambientali che economiche) sono stati tacciati di “essere pregiudizialmente contrari al bene delle Valli e della loro economia”. Ma vediamo, almeno in sintesi, i punti che suscitano dubbi molto fondati.

1 – Mancanza di neve in quota (sotto i 1500 mt) e di acqua per l’innevamento artificiale. Avendo una zona carsica, molto probabilmente bisognerà pompare acqua dal fondo valle. Il progetto propone un “laghetto” in alta quota con tre funzioni: antincendio, produzione di neve, produzione di energia tramite centralina idroelettrica ed energia tramite pannelli fotovoltaici galleggianti a 2000 mt e all’ombra del Ferrante (!!??)

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