La politica resta quella roba di sempre. Dum Romae consulitur, mentre a Roma la renziana Italia Viva salvava Salvini (che già nel cognome aveva in radice la soluzione salvifica) dalla richiesta di rinvio a giudizio da parte di una Procura siciliana, in Regione il favore veniva immediatamente ricambiato per cui alla presidenza della Commissione d’inchiesta sulla gestione del Covid in Lombardia veniva votata (dalla maggioranza) un’esponente di Italia Viva. Si tratta di una commissione che, al netto delle dichiarazioni tranquillizzanti della maggioranza (“Non troveranno nulla di scorretto, abbiamo gestito al meglio l’emergenza”) potrebbe invece finire in un j’accuse. Doveva essere presieduta da un membro della minoranza, altrimenti che commissione d’inchiesta sarebbe? Il nome del favorito era quello di un esponente del Pd, Jacopo Scandella che poi è della Valle Seriana, la zona più colpita dal Covid.
Ma a Roma la salvezza di Salvini ad opera della renziana Italia Viva andava in qualche modo compensata, nessuno in politica (e non solo in quella) dà niente per niente. Ed ecco che Patrizia Baffi di Italia Viva riceve una valangata di voti (46) dalla maggioranza e batte nettamente Scandella (solo 28 voti).