LA CALDA ESTATE DEI SINDACI A FINE MANDATO – ARDESIO – Yvan Caccia: “Figlio di emigranti, la passione del canto e della politica”. “Ho fatto il distributore di bibite, il fornaio e il… sindaco”

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Ha voglia di tornare a cantare. “Non ho mai smesso, mi trovo ancora con gli amici, mi è restata la voglia di tornare a cantare in pubblico”. Yvan Caccia sembra uno appassionato di politica, ma ha altre due passioni, il canto e la lettura. “Sì, canto e leggo, soprattutto libri di storia, anche romanzi storici ma soprattutto saggi storici”. E la sua storia è segnata, dal 1988 al 1992, dai concerti con i “Jolly Power”, un complesso di 4 elementi. “C’erano i due fratelli Legrenzi, Luca Belingheri di Colere ed io. Musica punk, poi abbiamo virato sul hard rock e lo street metal. Abbiamo fatto concerti al Collina Verde di Clusone, all’Ora di Vetro di Villa d’Ogna, a Malonno in Val Camonica, in una grossa discoteca del bresciano, alle Paghére di Schilpario… Una sera tra luci e buio mi sono trovato in faccia qualcosa, me lo sono tolto, era un reggiseno, in val di Scalve avevamo un pubblico ‘caldo’…”. Vi pagavano? “Pagavano in birre, sì qualcosina, ma a noi bastava suonare”.

Ma tu non suonavi, cantavi. “Io strimpello un po’ la chitarra ma mi piace cantare, ancora adesso facciamo cover anni ‘80 e ‘90 con gli amici. Credo ci sia un ritorno al passato nei gusti musicali, alla musica dei Led Zeppelin, degli ACDC…”.

Abbiamo cominciato dalla musica, perché la musica politica non è finita. Lista unica ad Ardesio e Yvan sarà di nuovo sindaco (la minaccia è solo quella del quorum). Ma adesso torniamo agli inizi.

“Sono nato a Friburgo, in Svizzera”. Naturalmente questo richiede una spiegazione. “Sono figlio di emigranti. Mio padre Gianbattista aveva conosciuto mia madre in… ospedale. Mia mamma si chiama Antonia Pedrini, è di Sant’Andrea di Vilminore e faceva l’infermiera all’ospedale di Clusone. Si sono sposati proprio nella chiesa di Sant’Andrea nel gennaio del 1967. Poi sono partiti per la Svizzera dove mio padre aveva lavoro come muratore e mia madre trovò lavoro in uno scatolificio. Così sono nato io a Friburgo il 16 febbraio 1968. Lì siamo rimasti per due anni, poi nel ‘69 è nato mio fratello Omar (che è morto in un incidente stradale nel 1990) e così mia mamma è tornata ad abitare a Clusone, in Via Clì dove è nato il terzo fratello, Igor, nel ‘71. Mio padre per un po’ ha fatto il pendolare e poi è tornato. Ho frequentato le elementari all’Oratorio e poi dalla 4ª elementare nell’edificio che poi è diventato tribunale in via Dante. Ricordo con nostalgia e affetto la maestra Maringoni. Poi le medie alla Prina dove ho avuto come insegnante di italiano il prof. Dorati”.   

Che scolaro eri? “Tranquillo, sono uscito con ‘distinto’ in terza media. Poi ho frequentato l’Itis a Gazzaniga e il Natta a Bergamo ma ho mollato in terza. Allora ho lavorato per 3 anni a distribuire bibite per la ditta Lazzari che aveva sede al giardinetto di Clusone, rifornivo bar e ristoranti fino a quando mi hanno chiamato per il militare. Cavalleria, 7° Squadrone Lancieri di Milano, roba da carri armati e mezzi cingolati, in Friuli. Mi sono congedato da sergente”. ..

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