LA CALDA ESTATE DEI SINDACI A FINE MANDATO – CASTIONE – Migliorati: “Le mie due opere da fantascienza, funivia e casa riposo” “In famiglia prima di me ci sono già stati tre sindaci, un nonno e due bisnonni. Nel 1997 fui eletto sindaco per caso”

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Ha varcato la soglia dei 60 anni e fa un certo effetto. E’ successo, in sordina, come ha voluto, il 21 giugno scorso. “Ma cerco di dimenticarlo…”. Ma, come succede a una certa età, si risale nei ricordi. “Mio padre Natale aveva aperto un albergo e l’aveva chiamato ‘Sayonara’ nel centro di Castione…”. Perché quel nome giapponese? “Perché mamma Lucia, che poi faceva la cuoca in albergo, aveva visto un film con quel titolo, le era piaciuto e così l’albergo l’aveva chiamato con quel nome”. (Il film è del 1957 e vinse 4 Oscar ed ebbe un successo mondiale e racconta la storia di un ufficiale americano che si innamora di una ballerina giapponese che finirà per sposare. Ma nel libro “Sayonara” era invece l’addio dell’americano al suo sogno d’amore – n.d.r.).

Il locale a Castione, in seguito venduto da papà Natale, fu poi trasformato in una gelateria. “Ma il papà (aveva sposato mamma Lucia nel 1960, l’anno dopo sono nato io) aveva anche una macelleria e poi un raviolificio a Dorga. Era uno che si dava molto da fare. E’ morto a 58 anni. Mio nonno Filippo, chiamato ‘Pì Tabarì’ , era stato minatore in Francia, la nonna Angela era di Rusio”.

Ma hai avuto anche tre sindaci in famiglia, prima di te… “Certo, mio bisnonno Giovanni Armanni detto ‘Perundèl’  è stato sindaco nel primo dopoguerra. Armanni era diventato un grosso commerciante di bestiame, aveva comprato molti terreni a Bergamo, quartiere S. Tommaso, e infatti regalò anche il terreno su cui hanno costruito la chiesa del quartiere, era diventato molto benestante e aveva insegnato a mio nonno Filippo a fare anche lui il commerciante di bestiame, andavano alle fiere come quella di Rovato. Nonno Filippo apre la prima macelleria-drogheria-alimentari in centro a Castione. Mio padre Natale e lo zio Giovanni hanno poi ereditato e separato i locali, mentre l’altro zio, Santino, ha proseguito a fare il commerciante di bestiame.

Ma c’è stato in famiglia anche un altro sindaco, il nonno di mia mamma, figlio dell’unico garibaldino castionese, che è stato sindaco prima del fascismo ed è morto a Pezzolo dove era da suo figlio, don Prospero Ferrari (che è stato curato a Vilminore, parroco a Pezzolo, a Schilpario e poi ad Ardesio – morto nel 1980), e il bisnonno, da quanto mi diceva lo zio, sembra che sia morto per le ‘legnate’ che aveva avuto dai fascisti”. (Nella foto don prospero è con il piccolo Angelo).

Siete tre fratelli “di cui sono il primo”. Scuole? “Sono stato in Collegio al Sant’Alessandro di Bergamo, dal 1975 al 1980, ho fatto il liceo scientifico, poi l’Università Bocconi a Milano, corso di laurea in Economia Aziendale”.

Ti interessavi della politica castionese? “Fin da ragazzo ho fatto parte del gruppo ‘Per un Comune Democratico’ che si era presentato alle varie elezioni, i primi ad entrare in Consiglio comunale furono Pierluigi Armanni, Paolo Percassi e Francesco (Franz) Ferrari. Sindaco era Tomaso Tomasoni. Alle successive elezioni entrarono Angelo Pagliarin, Vittorio Vanzan, Piera Sozzi, ancora Pierluigi Armanni e Paolo Percassi, con il sindaco Luciano Sozzi”.

Tu non sei mai stato consigliere comunale. “Beh, sai, non mi sono mai candidato, mio papà era della maggioranza, in casa si discuteva molto di politica. Poi io prima studiavo e poi lavoravo a Milano dove restavo gran parte del tempo, in quel periodo abitavo nella zona di Piazzale Loreto…”.

Parliamo del lavoro allora. “Dopo l’università sono entrato in una società di consulenza aziendale, per passare poi nel gruppo CIR di Carlo De Benedetti, ho assistito allo scontro con il gruppo Berlusconi per la Mondadori. Corrado Passera era l’Amministratore Delegato della CIR. Dall’altra parte c’era la Fininvest e per Berlusconi, l’avvocato Previti. Fu un periodo piuttosto movimentato ma davvero formativo. Sono rimasto nel gruppo fino al 1995, quando De Benedetti cedette il ramo finanziario alla Deutsche Bank dove mi sono occupato della gestione Fondi fino al 2001 quando mi si è aperta l’opportunità di passare al Credit Suisse dove sono restato fino al 2008. Da allora faccio il consulente finanziario ma tra poco sarò un felice pensionato”. ..

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