Il geologo Ernesto Azzarini sta seguendo la vicenda della frana sulla strada Vilminore-Sant’Andrea, in attesa di un confronto tecnico con il geologo della Provincia. La situazione può sembrare meno complicata rispetto alla frana che ha interrotto i collegamenti tra il capoluogo e Oltrepovo. Le cause della frana sulla strada per Sant’Andrea?
“Ci sono cause e concause, senza voler accusare o puntare il dito su nessuno, perché certi eventi vanno ad aprire nuovi fronti a rischio, non sempre prevedibili fino a qualche anno fa e anche le cartografie del PGT non evidenziavano fenomeni in atto o pregressi nell’ambito del versante interessato. Spesso si parla di tropicalizzazione dei nostri climi, con piogge intense alternate a periodi di siccità e il nostro ambiente fatica ad adattarsi a questi cambiamenti. I terreni sotto Vilminore sono composti da materiale incoerente di origine fluvio-glaciale, con un substrato roccioso che si trova a maggiore profondità o quantomeno non affiorante. La casa sovrastante la frana, costruita da almeno un secolo, aldilà di interventi manutentivi ordinari pare ancora integra nonostante l’evento sia arrivato a sfiorarla. Il terreno sottostante, di proprietà della Curia di Bergamo, ha subito cambiamenti per l’allargamento della strada provinciale, che è andato a modificare la pendenza del versante originario, andando ad incidere su quello che noi geologi chiamiamo ‘angolo di riposo’ del materiale…
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