E’ una di quelle imprese che resterà nella storia dell’Atalanta e nel cuore del popolo nerazzurro per sempre. Castagne, Pasalic e Gosens firmano il 3-0 rifilato allo Shakhtar Donetsk (mentre il City di Pep Guardiola vince 4-1 con la Dinamo Zagabria) e staccano il pass d’oro che li porta agli ottavi di finale di Champions League.
Un’emozione grande, unica, che profuma di miracolo, che strozza le parole in gola, che mescola lacrime e sorrisi. Tutto in una notte. Magica. Straordinaria. Meravigliosa. Che ha fatto battere tanti cuori, a Bergamo e in terra ucraina. E pensare che quel percorso l’Atalanta l’aveva iniziato nel modo peggiore: tre sconfitte nelle prime tre partite (che in fondo poi c’è anche questo record: mai nessuno era riuscito a passare alla fase a eliminazione diretta con zero punti). Ma questo è il passato. Adesso scoppia la festa nelle case, per strada, in centro a Bergamo. Ovunque. Il futuro della Champions invece ricomincerà a febbraio e il sogno continua…