Spulciando il nuovo regolamento del commercio si legge tra i vari divieti di apertura anche questo: “attività artigiani con vendita diretta per il consumo immediato di alimenti di propria produzione che non siano ricompresi nella tradizione alimentare europea”. Quindi niente kebab sul lungolago o in centro storico, giovani scordatevi il sushi che è orrendamente giapponese o cose simili. E il ristorante cinese? Non è artigianale ma indubbiamente produce “alimenti” che sarebbe davvero difficile definire “europei” se già uno sceglie di andare a mangiare proprio i prodotti della cucina cinese o giapponese e come contorno folcloristico prova a usare anche le “bacchette” al posto delle “posate” europee. Va bene che il nuovo regolamento non è retroattivo, ma è chiara la volontà di fare di Lovere non solo uno dei borghi più belli d’Italia ma un Borgo gastronomicamente identitario…
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